Keitum
Keitum (in frisone settentrionale Kairem, in danese Kejtum; 1 250 abitanti circa[1]) è un villaggio tedesco sul Mare del Nord situato nell'isola di Sylt, isola appartenente al Land Schleswig-Holstein (Germania nord-occidentale) e facente parte dell'arcipelago delle Isole Frisone Settentrionali.
Un tempo (fino al XIX secolo)[3][4] centro principale dell'isola[3][4][5], è soprannominato il "cuore verde dell'isola"[1][5] per via della grande quantità di alberi[3]. Geografia fisicaCollocazioneIl villaggio di Keitum si trova nella parte centrale della costa orientale dell'isola di Sylt[6], ovvero quella che fa parte del Nationalpark Schleswig-Holsteinisches Wattenmeer[6], ed è situato a qualche km ad est di Westerland e Tinnum[6] e a circa 8 km[7] a nord-ovest di Morsum, nonché a sud-est dell'Aeroporto di Sylt[6]. StoriaIl villaggio è citato per la prima volta nel 1216[3], anche se i primi insediamenti in zona risalgono all'epoca preistorica[8]. Tra il XVII secolo e il XVIII secolo, furono costruite in loco numerose case col tetto di paglia nel tipico stile frisone, destinate ad ospitare i capitani di marina.[2][8] A partire dal 1820, fu creato a Keitum un grande porto per gli scambi commerciale, che però dovette ben presto (nel 1859) essere smantellato e trasferito a Munkmarsch a causa degli insabbiamenti nel Wattenmeer.[8] Nel 1862 era ancora la località più popolosa dell'isola, con 800 abitanti.[8] Basti pensare che era all'epoca anche l'unico luogo in tutta l'isola dove si poteva reperire un medico e una farmacia.[3]
Nel 1927, con la costruzione della diga che tuttora collega Sylt alla terraferma via ferrovia, fu costruita a Keitum una stazione.[2] Nel 1950, la località, che inizialmente non godeva di grande nomea a livello turistico, fu dichiarata stazione climatica.[8]
Nel 1970, la località perse lo status di comune e fu inglobata nella municipalità di Sylt-Ost.[2]
Nel 2009, la località fu inglobata nella nuova municipalità di Sylt.[2] ArchitetturaCaratteristiche di Keitum sono le case dal tetto di paglia, con facciata a mattoni o di color bianco, risalenti al XVII secolo-XVIII secolo.[2][8][9] Particolarmente decorate sono le porte, che riportano ai tempi in cui a Sylt era praticata la caccia alla balena.[9] Altra particolarità di Keitum è la presenza numerosa di sale da tè.[5] Edifici e luoghi d'interesseChiesa di San SeverinoUno degli edifici principali di Keitum è la Chiesa di San Severino (Severinskirche), situata nella parte settentrionale del villaggio[10]: fu eretta nel 1204 e presenta una torre tardo-gotica risalente al 1450.[11][12] Al suo interno, si trova un altare a portelli tardo gotico, risalente al 1480.[11] La parte più antica tuttora conservata è invece il fonte battesimale, che risale al 1250.[12] CimiteroAll'esterno della Chiesa di San Severino, si trova il cimitero della parrocchia.
Vi si trovano inoltre le tombe volute dalle famiglie abbienti del XVIII-XIX secolo, alcune delle quali presentano delle steli che possono raggiungere l'altezza di 2 metri, e le tombe dei capitani di marina.[10] Altfriesisches HausUn altro edificio famoso è l'Altfriesisches Haus ("Antica casa frisone"): si tratta di una casa a due piani in mattoni e con il tetto di paglia, fatta costruire nel 1739 dal capitano Peter Uwen ed ampliata nel 1784.[14] Dal 1850, vi abitò con la propria famiglia l'insegnante e cronista Christian Peter Hansen (1803-1879), che lasciò ai posteri una notevole collezione sulla cultura locale.[14] Questa collezione rese possibile l'apertura nel 1907 da parte dell'associazione Söl'ring Foriining (l'associazione che si occupa della preservazione dell'idioma e della cultura locale) di un museo dedicato alla cultura dell'isola tra il XVII e il XVIII secolo.[14] L'interno della casa offre al visitatore uno spaccato dello stile abitativo sull'isola nel XVIII secolo.[12][15][16]
Dal 1999, è inoltre allestito un mini-museo dedicato ai prodotti tessili.[12][15][16] Sylter HeimatmuseumIl Sylter Heimatmuseum ("Museo locale di Sylt") è ospitato in una casa dal tetto di paglia, fatta costruire nel 1759 dal capitano Uwe Peters.[9][17] Nel museo sono esposti gli abiti tradizionali portati dalla gente di Sylt, orologi a pendolo, armadi, piastrelle, ecc. oltre a foto e ad antichi documenti.[12] Singolare è il portone d'ingresso al giardino della casa, che presenta una sorta di "arco di trionfo" realizzato con le ossa di una mascella di balena, spiaggiata a Wennigstedt nel febbraio del 1995.[17] PackhausUn altro edificio degno di nota è la Packhaus, un magazzino dell'area dell'ex-Porto di Keitum risalente al 1829[14]: ospitò un ufficio doganal e (dal 1832)[14] e, in seguito, il primo ufficio postale dell'isola (dal 1854)[14]. Fu anche il luogo, attorno al quale, nel 1854, si radunarono circa 400-500 abitanti di Sylt per protestare contro la corona danese.[14]. TipkenhoogLa Tipkenhoog è una camera sepolcrale risalente all'Età del Bronzo (1700-500 a.C.) dell'altezza di circa 6 metri.[18] Secondo la leggenda, sarebbe stato il luogo dove giace Tipken (da cui il nome), il guardiano dei giganti di Sylt.[18] HarhoogUn'altra camera sepolcrale è la Harhoog, risalente al Neolitico.[18] FeuerwehrmuseumA Keitum si trova anche il Feuerwehrmuseum, il "Museo dei Vigili del Fuoco", che in un'area di 60 m² ospita vecchi mezzi, uniformi, foto, ecc.[12][18] Galleria d'immagini
Note
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