Autore di numerosi componimenti originali in lingua esperanto, è stato uno dei protagonisti della letteratura esperantista del XX secolo. Viene spesso ricordato unitamente a Kálmán Kalocsay, ungherese, che come lui nacque nel 1891 e riscosse un enorme successo come autore di traduzioni e opere originali in esperanto.
«Baghy non è un gigante della letteratura mondiale; persino nella nostra letteratura [esperantista, ndr] non sono pochi i talenti più grandi di lui. Ma il suo ruolo nella nostra [idem] storia letteraria è unico: molto più rilevante di quanto potrebbe suggerire un'analisi astratta delle qualità estetiche delle sue opere. Egli fece la sua comparsa in un momento decisivo e riconobbe le pretese dell'epoca; e così divenne - dopo Zamenhof - il secondo padre fondatore della nostra [idem] letteratura. Egli creò un pubblico di lettori per la letteratura esperantista - senza un pubblico di lettori, non esiste letteratura! -, molte, molte persone si accostarono alla lettura attraverso le sue opere. Baghy costituiva e costituisce tuttora un passo necessario per un uomo di istruzione media sulla strada della conquista delle più alte vette della nostra letteratura [idem].»
La verda koro 1937 Budapest], 1937 Rotterdam, 1947 Budapest, 1947 Rotterdam, 1948 Budapest, 1954 Rotterdam, 1962 Varsavia, 1965 Varsavia, 1969 Verona, 1969 Helsinki, 1978 Verona, 1982 Budapest, tradotto in italiano da Massimo Acciai Baggiani, Il cuore verde, Chieti, 2022
Le pintemps en automne france 1961
Migranta Plumo - novelo 1923, 1929
Nik Nek kaj Kat Jen ??
Ora duopo 1966 Budapest - con K. Kalocsay
Pilgrimo - raccolta di poesie 1926, 1991
Preter la vivo - poemaro 1923, 1931 Literatura Mondo, 1991 Eldonejo Fenikso
Printempo en la aŭtuno, 1931 Köln, 1932 Ĉinio, 1972 Dask Esperanto Förlag
Sonĝe sub pomarbo 1956 Warszawa, 1958 La Laguna
Sur sanga tero, 1933, 1991
Tavasz az őszben (Printempo en aŭtuno, hungare) 1930 Literatura Mondo
Verdaj Donkiĥotoj, 1933 Budapest, 1996 Wien
Viktimoj 1925, 1928, 1930, 1991
Viktimoj kaj Sur Sanga Tero sono stati ripubblicati in un unico volume nel 1971.