Josephine Zehnder-StadlinJosephine Zehnder-Stadlin (Zugo, 19 marzo 1806 – Zurigo, 26 giugno 1875) è stata una pedagogista svizzera. BiografiaNata in una famiglia di orientamento liberale,[1] apprese la professione di sarta e fu stimolata intellettualmente da uno zio di sua madre, il dott. Rueppe, grande ammiratore di Johann Heinrich Pestalozzi.[2] Dopo la morte del padre nel 1829 fondò un istituto privato nella sua casa[1][2] e in seguito lavorò alla scuola femminile di Yverdon-les-Bains perfezionandosi con i coniugi Johannes e Rosette Niederer.[2] Nel 1824 si trasferì ad Aarau nell'istituto femminile locale, dove insegnò tedesco, inglese, storia e geografia, e nel 1839 il canton Argovia le concesse il dominio di Olsberg senza interessi per fondare un istituto magistrale femminile,[2] trasferito poi a Zurigo nel 1841.[1] Continuò ad approfondire le sue competenze studiando Friedrich Herbart e Friedrich Beneke e frequentando corsi di psicologia, fisiologia e chimica all'università.[2] Nel 1843 fondò l'Associazione delle educatrici svizzere[1] e creò un seminario per la formazione delle insegnanti.[2] Nel 1845 inoltre fondò la rivista Die Erzieherin. Eine Zeitschrift für weibliche Erziehung, il primo periodico pedagogico destinato alle insegnanti.[1] Pioniera della formazione dei docenti, nel suo seminario insegnò pedagogia, tedesco e religione, prestando attenzione alla salute fisica e alla coltivazione dell'intuizione.[2] Dopo la chiusura del suo istituto nel 1850, tenne numerose conferenze e fu autrice di opere sulla pedagogia e psicologia, schierandosi a favore dell'istruzione femminile,[1] e raccolse il materiale per un'opera completa su Pestalozzi, elaborata in sette ampi volumi, in cui racconta anche la storia culturale di Zurigo e della Svizzera nel XVIII secolo.[2] Morì nel 1875 dopo una breve malattia.[2] Opere
NoteCollegamenti esterni
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