Josef Kajnek
Josef Kajnek (Kutná Hora, 18 aprile 1949) è un vescovo cattolico ceco, dal 4 novembre 1992 al 12 dicembre 2023 vescovo ausiliare di Hradec Králové. BiografiaDopo gli studi presso la facoltà teologica di Litoměřice è stato ordinato presbitero il 26 giugno 1976. Ha operato come vicario parrocchiale a Česká Třebová, amministratore a Písečná, Ústí nad Orlicí, come privato dell'autorizzazione statale per il sacro ministero (1984-1990) e come vicario generale della diocesi di Hradec Králové. Nel 1984 è stato imprigionato dal regime comunista allora al potere in Cecoslovacchia per violazione dell'articolo 178 del codice penale per aver ostruito la "supervisione statale sulle chiese"[1]; il fatto è stato segnalato da Amnesty International nel 1985.[2] È stato poi rilasciato con la condizionale, ma gli è stato vietato lo svolgimento di attività pastorali. Il suo caso è stato incluso nel report dell'ONU del 1987 sui diritti umani in Cecoslovacchia.[3] Per alcuni anni ha lavorato nel Corpo forestale dello stato e, in seguito, nell'edilizia. È stato poi riammesso allo svolgimento di attività pastorali ed è diventato amministratore delle parrocchie di Chomutice u Horic, Lázně Bělohrad e Pardubice.[1] Il 4 novembre 1992 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo titolare di Acque di Dacia e vescovo ausiliare di Hradec Králové. Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 12 dicembre 1992 dal vescovo Karel Otčenášek. A partire dal 1998 è delegato vescovile per le vocazioni nonché per la pastorale dei carcerati.[1] Il 10 novembre 2004 è stato nominato prevosto della cattedrale di Hradec Králové. Dal 12 aprile 2010 al 14 maggio 2011 è stato amministratore della diocesi di Hradec Králové. Il 12 dicembre 2023 papa Francesco ha accolto la sua rinuncia all'ufficio di vescovo ausiliare.[4] Genealogia episcopaleLa genealogia episcopale è:
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