John O'Keeffe (scrittore)![]() John O'Keeffe (Dublino, 24 giugno 1747 – Southampton, 4 febbraio 1833) è stato un commediografo, cantante e librettista irlandese. BiografiaO'Keeffe fu uno dei più famosi scrittori di drammaturgia inglese afterpiece, un genere teatrale diffuso nel XVIII e nel XIX secolo.[1] Dal totale di settantanove opere teatrali scritte da O'Keeffe, cinquantasette furono eseguite per la prima volta sui palcoscenici di Londra dal 1778 al 1798 e alcune di esse diventarono pezzi di repertorio famose anche negli Stati Uniti d'America, in Australia e in India.[1] O'Keeffe collaborò con i principali musicisti e tecnici di palcoscenico, era un grande amico di importanti drammaturghi, direttori teatrali e attori del suo tempo, tra i quali John Edwin.[1] O'Keeffe studiò alla Dublin Society Schools,[2] ma si appassionò al teatro e nell'estate del 1762 andò da sua zia a Londra, dove assistette a molti spettacoli[3] ed esordì quando era ancora studente, con una commedia intitolata Il generoso amante (The Generous Lovers, 1774).[4] Tornò in Irlanda due anni dopo, per scrivere e recitare in opere teatrali nei teatri dublinesi della Smock Alley e di Crow Street, dove ottenne un ottimo successo con canzoni ed operette, in cui evidenziò la sua ricca vena di verseggiatore acuto, brillante e orecchiabile,[4]tra le quali Lei è galante (The She Gallant, 1767).[5][3][2] Nel 1774 O'Keeffe sposò l'attrice Mary Heaphy,[5][2] figlia di due attori di successo,[3] prima di trasferirsi nuovamente a Londra nel 1777, dove eseguì all'Haymarket Theatre e al Royal Opera House un grande numero di trii, duetti, canzoni, e numerose "comic operas",[4]iniziando da un sequel della commedia di Oliver Goldsmith Ella si umilia per vincere (She Stoops to Conquer), intitolato Tony Lumpkin in città (Tony Lumpkin in Town, 1778).[5][2] All'età di cinquant'anni soffrì di problemi di vista che lo portarono alla cecità, e nel 1803, ricevette una pensione dal Covent Garden, che nel 1820 diventò una pensione reale.[4][2] Tra le sue opere di maggiore popolarità, raccolte da lui in quattro volumi, si possono menzionare La bugia del giorno (The lie of the day),[4]La piacevole sorpresa (The agreeable surprise, 1781).[3][2] Il saggista e critico letterario William Hazlitt definì O'Keefee «il Molière inglese» e disse «nella scherzosità, nella risata spensierata e nella piacevole esagerazione dell'umorismo, non abbiamo pari a lui».[5][2] Opere
Note
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