Jan Verveer
Jan Verveer (Rotterdam, 27 agosto 1775 – Oceano Atlantico, 22 agosto 1838) è stato un generale olandese. BiografiaJan Verveer nacque a Rotterdam, figlio di Johannes Verveer e di sua moglie, Anna Maria van Alphen.[1] Verveer entrò nell'esercito olandese nel 1797. Nel 1803, venne inviato nelle Indie orientali olandesi dove rimase sino al 1815. Dal 1807, Verveer prestò servizio come comandante di Sint Maarten, sino a quando l'isola non venne catturata dalle forze inglesi nel 1810. Tornò quindi nei Paesi Bassi dove prestò servizio nell'amministrazione militare.[2] Nel 1826, Verveer divenne osservatore del Congresso di Panama.[3][4] Come conseguenza di questa missione, divenne il consigliere principale di re Guglielmo I dei Paesi Bassi sulla questione del Canale del Nicaragua.[4][5] Nell'autunno del 1836, Verveer venne nominato da re Guglielmo I al ruolo di commissario speciale per la conclusione del trattato col re degli Ashanti, Kwaku Dua I Panyin, per facilitare la recluta di soldati per l'esercito coloniale olandese. Verveer giunse ad Elmina, capitale della Costa d'Oro olandese, il 1 novembre 1836, e partì per la capitale ashanti di Kumasi con un seguito di 900 persone, con ricchi doni. Dopo lunghi negoziati, venne raggiunto un accordo con gli ashanti con l'istituzione a Kumasi di un ufficio di reclutamento con a capo Jacob Huydecoper.[2] Dopo la conclusione del trattato, Verveer fece ritorno nei Paesi Bassi con Kwasi Boakye e Kwame Poku, due giovani principi ashanti che dovevano ricevere un'appropriata educazione nei Paesi Bassi. Un anno dopo, ad ogni modo, Verveer venne rinviato in Costa d'Oro a reprimere la ribellione degli Ahanta. Verveer si ammalò durante questa campagna e morì a bordo della nave che lo stava riportando nei Paesi Bassi.[2] NoteBibliografia
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