Jake AdelsteinJoshua Lawrence Adelstein, detto Jake e noto in Giappone come Jeiku Ēderusutain (ジェイク・エーデルスタイン?) (Columbia, 28 marzo 1969) è un giornalista, scrittore e investigatore statunitense. BiografiaJoshua "Jake" Adelstein è un ebreo americano, nativo del Missouri[1], laureatosi alla Sophia University di Chiyoda, uno dei quartieri speciali di Tokyo. Dopo il conseguimento della laurea, diviene nel 1992 giornalista del Yomiuri Shinbun[2], il principale quotidiano del Giappone. Specializzatosi nella cronaca nera, scrive negli anni di vari casi tra cui il rapimento della cittadina britannica Lucie Blackman[3] ed episodi di cronaca legati alla yakuza. A partire dal 2003 inizia ad occuparsi del traffico di esseri umani[4], soprattutto di donne dell'Est Europa destinate alla prostituzione. Le sue indagini ed i suoi articoli lo portano a scontrarsi con il boss yakuza Tadamasa Goto, che minaccia lui e la sua famiglia[5], costringendolo a riparare nel paese d'origine. Successivamente ritorna in Giappone per continuare le sue indagini, che lo porteranno a scrivere un articolo denuncia contro Goto sul The Washington Post, immediatamente ripreso da altri giornali, anche giapponesi. L'articolo e le polemiche da questo sollevate portarono all'arresto di Tadamasa Goto. Dal 2005 al 2007 è stato capo investigatore del dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America sullo studio del traffico di esseri umani in Giappone.[6] Della sua esperienza in Giappone Adelstein ha scritto un libro, Tokyo Vice: An American Reporter on the Police Beat in Japan, pubblicato negli Stati Uniti nel 2009. Opere
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