L'anno seguente, il 1947, fa parte del cortometraggio À l'assaut de la Tour Eiffel (23', b/n), di Alain Pol, nel quale è ripresa la scalata della Tour Eiffel da parte dello stesso gruppo di alpinisti delle Grandes Jorasses.[5][6] Il film vince il premio Louis Lumière nel 1948[6] e viene premiato alla Biennale di Venezia.[7]
Qualche anno dopo è membro della spedizione 1951-1952 sul monte Fitz Roy, in Patagonia, assieme a Lionel Terray e altri. Perde la vita annegando nel Rio de las Vueltas mentre tentava di attraversarlo, nel punto in cui poi successivamente sarà costruito il ponte che dà l'accesso all'abitato di El Chaltén.[8] La sua morte ebbe ampia eco nell'opinione pubblica dell'epoca.[9][10]
Omaggi
A lui è dedicata la nota Punta Poincenot (3.002 m) del monte Fitz Roy,[11] una delle più belle di tutto il massiccio, e il campo base della montagna stessa.[12]
Note
^Da "Andean Air Mail & Peruvian Times - Volume 12", 18 gennaio 1952; cit: "Eight of the thirteen injured are in serious condition at the Merida Hospital. Jacques Poincenot, 29, one ef a group of eight French mountain climbers, lost his life in the Fitzroy River, southern Argentina, while engaged in preliminary exploration of the approaches to Mount Fitzroy elevation 3,375 meters [...]"
^Da The Alpine Journal vol. 59, 1953. P. 468; cit: "On December 27, 1951, a major tragedy overtook the expedition: Jaques Poincenot, while attempting to ford [...]"