Ivan Vagner
Ivan Viktorovič Vagner (in russo: Иван Викторович Вагнер; Severoonežsk, 10 luglio 1985) è un cosmonauta russo. Nel 2020 ha partecipato alla missione di lunga durata Sojuz MS-16 (Expedition 63) sulla ISS. È tornato nello spazio l'11 settembre 2024 per la missione Sojuz MS-26 (Expedition 72). BiografiaIstruzione e carriera di ingegnereDa ottobre 2007 a maggio 2008 lavorò come ingegnere-progettista nell'azienda produttrice di motori a turbine JSC Klimov. Si laureò nello stesso anno presso l'Università tecnica statale del Baltico a San Pietroburgo e conseguì un Master in Scienze dei lanciatori, iniziando poi a lavorare come ingegnere nel principale gruppo di gestione operativa a RKK Ėnergija. Da febbraio 2009 fino alla sua selezione come cosmonauta lavorò come assistente capo del Segmento russo della Stazione spaziale internazionale (ISS). ![]() Carriera come cosmonautaIl 12 ottobre 2010 venne selezionato come candidato cosmonauta per il Gruppo 18 di RKK Ėnergija, iniziando l'addestramento generale dello spazio il mese successivo. Il 22 gennaio 2011, a seguito della creazione di un Corpo cosmonauti unificato di Roscosmos, si licenziò da RKK Ėnergija e iniziò a lavorare per Roscosmos. Durante i due anni di addestramento studiò le caratteristiche del volo astronautico e i sistemi della Sojuz, svolto esercitazioni di sopravvivenza, pilotato l'aereo L-39, sperimentato l'assenza di peso durante dieci voli parabolici sul IL-76 MDK, svolto tre attività extraveicolari simulate nell'Idrolab con la tuta Orlan MK, numerosi salti con il paracadute e altre lezioni teoriche e pratiche. Il 3 agosto 2012 diventò ufficialmente un cosmonauta con la qualifica di Cosmonauta collaudatore. A febbraio 2016 insieme a Scott Tingle e ad un istruttore del GCTC partecipò all'addestramento di sopravvivenza invernale in vista della sua assegnazione all'equipaggio della Sojuz MS-06, poi confermata nel maggio del 2016 dalla NASA.[1] A fine giugno 2016 partecipò anche all'esercitazione in acqua, ma a causa della decisione di Roscosmos di ridurre il numero dei propri cosmonauti sulla ISS[2], a settembre dello stesso anno venne rimosso dall'equipaggio di riserva della Sojuz MS-04 e da quello principale della MS-06. Nel marzo 2024 ricoprì il ruolo di comandante dell'equipaggio di riserva della Sojuz MS-25. ![]() Sojuz MS-16 (Expedition 63)A febbraio 2020 a causa dell'infortunio del comandante dell'equipaggio principale della Sojuz MS-16, Nikolaj Tichonov, sia Vagner che Anatolij Ivanišin vennero spostati dall'equipaggio di riserva a quello principale. Il 9 aprile 2020 partì per la sua prima missione, in qualità di ingegnere di volo, con un lanciatore Sojuz 2.1; fu il primo lancio di un veicolo con equipaggio su quel lanciatore. Ad accogliere Vagner e i suoi colleghi quando arrivarono sulla ISS sei ore dopo il lancio furono i tre membri dell'Expedition 62, a ranghi ridotti per il rinvio del lancio della missione Boe-CFT di Starliner che era previsto per gennaio 2020. Una settimana dopo l'equipaggio dell'Expedition 62 (Sojuz MS-15) lasciò la ISS per far ritorno sulla Terra, dando inizio all'Expedition 63. Il 31 maggio 2020 si trovava a bordo durante l'arrivo alla ISS del veicolo Crew Dragon Endeavour con a bordo gli astronauti NASA Douglas Hurley e Robert Behnken per la missione di collaudo SpaceX Demo-2; fu la prima missione con equipaggio statunitense dal volo Shuttle STS-135 del 2011. Durante la missione l'equipaggio dell'Expedition 63 dovette affrontare numerose emergenze: una contaminazione dell'aria della ISS con del benzene nell'aprile 2020, due correzioni non pianificate dell'orbita della ISS per evitare dei detriti spaziali (a luglio e a settembre 2020) e la perdita d'aria nel modulo Zvezda nell'agosto 2020. Vagner e Ivanišin passarono gran parte del loro tempo da agosto fino al loro ritorno sulla Terra avvenuto a ottobre a cercare di rilevare la posizione esatta del foro. Il foro si scoprì poi essere più simile a una crepa di circa 2-4 cm situata nel compartimento intermedio del modulo Zvezda; data l'impossibilità di riparare la crepa Roscosmos decise di non attraccare più i veicoli con equipaggio a Zvezda e di tenere il più possibile chiuso quel compartimento.[3][4] Dopo 195 giorni di missione, il 22 ottobre 2020 fece ritorno sulla Terra.[5] Sojuz MS-26 (Expedition 72)L'11 settembre 2024 tornò nello spazio per la missione Sojuz MS-26 (Expedition 72) a bordo della ISS. OnorificenzeOnorificenze russe— 4 maggio 2022[6]
— 4 maggio 2022[6]
— 2021
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
|
Portal di Ensiklopedia Dunia