Istituto per l'innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale
L'Istituto per l'innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale - ITACA è un centro tecnico per l'innovazione e trasparenza degli appalti e della compatibilità ambientale. Costituisce una struttura competente a favorire e ad assicurare, nella Conferenza delle regioni e delle province autonome, un'attiva organizzazione tecnica e funzionale tra le medesime Regioni ed altri enti ed attori del settore. L'associazione è nata nel 1996 per volontà delle Regioni italiane, che ne sono i soci fondatori, aprendo la facoltà di associarsi ad associazioni di categoria, sindacati e consorzi di cooperative[2]. Il lavoro di ITACA è la ricerca tecnica e la valutazione delle delibere specialistiche della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Costituisce, inoltre, un centro tecnico d'appoggio per l'esercizio delle istituzioni Regionali nell'Osservatorio dei contratti degli enti pubblici nei vari tipi di appalto. I fini del suo statuto mirano a tre punti fondamentali:
L'attività dell'istituto riguarda aree tematiche che spaziano anche in campi collaterali e specificatamente:
Soci
Protocollo ItacaL'istituto, con un gruppo di lavoro specifico, nell'anno 2001 ha elaborato un protocollo comune tra le Regioni Italiane per la valutazione dei requisiti e delle soglie di edilizia sostenibile, denominato Protocollo Itaca. Tale protocollo segue i metodi e gli standard già applicati in altri Paesi, come quello Britannico definito BREEAM (BRE Environmental Assessment Method) e quello Statunitense LEED (Leadership in Energy and Environmental Design|), che sono una serie di valutazioni e strumenti per aiutare l'edilizia professionale a comprendere e mitigare l'impatto ambientale nello sviluppo del disegno e della costruzione degli edifici. Sono stati stabiliti 10 principi base che devono caratterizzare la bioedilizia:
Il protocollo completo è articolato in 70 schede di valutazione e stabilisce requisiti minimi di sostenibilità edilizia. Accanto ad esso è stato elaborato anche un protocollo semplificato di 28 schede e il sistema si organizza in un insieme di fogli procedurali:
NoteVoci correlateCollegamenti esterni
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