Il vassallo di Szigeth
Il vassallo di Szigeth è un'opera di Antonio Smareglia su libretto di Luigi Illica e Francesco Pozza. Fu rappresentata per la prima volta alla Hofoper (Staatsoper) di Vienna il 4 ottobre 1889, su una traduzione tedesca (Der Vasall von Szigeth) di Max Kalbeck.[1] Altre fonti riportano il 18 giugno come possibile data della prima rappresentazione[2]. Tuttavia la data del 4 ottobre pare corretta perché essendo l'onomastico imperiale era la giornata inaugurale della stagione lirica, e infatti In occasione della première (assistette l'imperatore austriaco Francesco Giuseppe. L'opera venne giudicata «molto drammatica e bene istrumentata»[3]; il lavoro fu apprezzato da Johannes Brahms[2]. La prima rappresentazione in lingua italiana ebbe luogo al Teatro Ciscutti di Pola il 4 ottobre 1930[2]. Interpreti della prima rappresentazione
Direttore: Hans Richter. TramaL'azione ha luogo in Ungheria nel 1200. Andor e Milos, fratelli e figli dell'antico signore di Szigeth, sono entrambi innamorati di Naja. Gli intrighi del perfido vassallo Rolf causeranno la morte di Naja, avvelenata, e di Andor, ucciso dal fratello. Discografia
Note
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