Nato a Vercelli (secondo taluni a Siena o a Vergelle[1]) nel 1477 dal calzolaio Giacomo Bazzi, originario forse di Biandrate[2], e da Angela da Bergamo, a soli tredici anni iniziò il suo praticantato, nella sua città, presso la bottega del pittore Giovanni Martino Spanzotti. Successivamente, nel 1498, si trasferì dapprima a Milano e quindi a Siena, nel 1501. Siena divenne la sua residenza più o meno stabile, ma fu operativo anche a Roma.
Sodoma si sposò in gioventù, ma presto si separò da sua moglie. Una sua figlia sposò Bartolomeo Neroni, detto anche Riccio Sanese o Maestro Riccio, uno dei suoi principali allievi.
Al 1515 risale un suo autoritratto come Giuda nell'affresco staccato nella chiesa di San Bartolomeo a S. Monte Oliveto a Firenze.[senza fonte]
Il curioso soprannome, con cui egli stesso talvolta si firmava e attestato dal 1512, deriverebbe, stando a Giorgio Vasari, proprio dai costumi sessuali del pittore; è stato anche affermato che il nome sia stato il risultato di uno scherzo e che Bazzi sembra averlo portato con orgoglio[4]. C'è anche chi pensa che il soprannome non avesse nulla a che fare con il significato di sodomia, ma fosse la spiritosa toscanizzazione di un intercalare del pittore in lingua piemontese («sű, 'nduma!» = orsù, andiamo!), usato ancora oggi per esortare a sbrigarsi; da cui il motto: «val pusè 'n andà che cent anduma (= 'nduma)» = vale di più un andare che cento «andiamo».[2]
La figura artistica del Sodoma costituisce una sorta di ponte tra tardo rinascimento e manierismo; a Siena in particolare la sua importanza fu notevole nell'imprimere le linee generali al successivo manierismo senese.
Tra coloro che si occuparono della figura del Sodoma emerge Luigi Bruzza[5].
Madonna con il Bambino e i santi Girolamo, Caterina d'Alessandria, Lucia, Giovanni evangelista e Angeli, c. 1513, 65.5×48 cm, olio su tavola (Galleria Sabauda, Torino)
^L. BRUZZA, Notizie intorno alla patria e ai primi studi del pittore Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma... (in "Miscellanea di Storia Italiana", vol.I) - Torino, 1861
Bibliografia
Enzo Carli (a cura di), Mostra delle opere di Giovanni Antonio Bazzi detto "Il Sodoma"', catalogo / Comitato Vercelli-Siena per la Celebrazione di Gio. Ant. Bazzi detto "Il Sodoma" nel IV Centenario della Morte, 2ª ed., Vercelli, SAVIT, 1950.
Fiorella Sricchia Santoro (a cura di), Da Sodoma a Marco Pino: pittori a Siena nella prima metà del Cinquecento, testi di Alessandro Angelini, et al., Firenze, S.P.E.S., 1988, SBNIT\ICCU\VEA\0015095.
Roberto Bartalini, Giovanni Antonio Bazzi detto il "Sodoma" (Vercelli 1477-Siena 1549), in Domenico Beccafumi e il suo tempo (catalogo della mostra tenutasi a Siena), Milano, Electa, 1990, pp. 228-252, ISBN88-435-3173-5.
Roberto Bartalini, Le occasioni del Sodoma: dalla Milano di Leonardo alla Roma di Raffaello, Roma, Donzelli, 1996, ISBN88-7989-217-7.
Roberto Bartalini, Sodoma a Palazzo Chigi, in Cristina Acidini Luchinat, Luciano Bellosi, Miklós Boskovits, Pier Paolo Donati e Bruno Santi (a cura di), Scritti per l'Istituto Germanico di Storia dell'Arte di Firenze: settanta studiosi italiani, Firenze, Casa Editrice Le Lettere, 1997, pp. 233-238, ISBN88-7166-361-6.
Roberto Bartalini, Sodoma, the Chigi and the Vatican Stanze, in The Burlington Magazine, n. 143, 2001, pp. 544-553.
Giors Oneto, Il Sodoma fra Vercelli e Biella, Spiridon Italia Borriana, 2001.
Daniele Radini Tedeschi, Sodoma. La vita, le opere e gli allievi di uno dei massimi artisti del Rinascimento, Subiaco, La Rosa dei Venti, 2010, ISBN9788898084029.
Daniele Radini Tedeschi, Sodoma in the Collection of The Metropolitan Museum of Art, New York, Start Group, 2023, ISBN978-88-9467-8925.
Il Sodoma, "Nomina sunt omina", su barbarainwonderlart.com, 24 settembre 2014. URL consultato il 28 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).