Iguanodontia
Gli iguanodonti (Iguanodontia) sono un gruppo di dinosauri erbivori molto diffusi nella seconda parte del Mesozoico, classificati negli Ornitischi Ornitopodi. Erano principalmente di medie o grosse dimensioni, e nel periodo del Cretaceo si diffusero ampiamente in tutti i continenti ad eccezione (forse) dell'Antartide.[1] Origine ed evoluzioneSi originarono con tutta probabilità da antenati simili agli ipsilofodontidi nei primi tempi del Giurassico, per poi svilupparsi in una varietà di forme che prosperarono per tutto il Cretaceo. Da forme bipedi, piccole e primitive si svilupparono grandi erbivori semibipedi dalle forme piuttosto pesanti, che diventarono i veri dominatori delle pianure del Cretaceo, soppiantando i sauropodi dai lunghi colli. Questo successo era dovuto probabilmente all'apparato di masticazione, molto più efficace di quello dei sauropodi, con file di denti adatti a triturare le foglie. Dagli iguanodonti si originarono, verso la fine del Cretaceo inferiore, gli adrosauridi, un gruppo di dinosauri erbivori molto simili ai loro antenati, che portarono un'ulteriore evoluzione nell'apparato masticatorio con batterie di moltissimi denti molariformi e portarono a una rapida diminuzione degli iguanodonti nella parte terminale del Cretaceo. Alcuni iguanodonti, comunque, sopravvissero fino alla fine dell'era dei dinosauri in zone relitte (Sudamerica, Australia, Europa). I grandi e i piccoliTra gli iguanodonti si possono annoverare principalmente due tipologie: robusta e gracile. Tra le forme gracili, i più noti erano i driosauridi (Dryosaurus, Valdosaurus) molto simili agli ipsilofodontidi, mentre tra quelle robuste senza dubbio gli iguanodontidi veri e propri erano i più conosciuti, con forme quali Iguanodon e Ouranosaurus. Alcune forme primitive del Giurassico, come Draconyx e Camptosaurus, sono classificate a volte in una famiglia a parte, quella dei camptosauridi, mentre forme relitte molto antiquate del Cretaceo superiore europeo vengono ascritte ai rabdodontidi. Forme antiquate e forme evoluteEsistono tuttavia molte altre forme chiaramente appartenenti agli iguanodonti ma non classificabili in nessuna di queste famiglie: in particolare, alcuni generi primitivi come il nordamericano Tenontosaurus, il sudamericano Talenkauen o l'australiano Muttaburrasaurus, o anche animali dalle caratteristiche intermedie come i piccoli Anabisetia e Gasparinisaura. Un gruppo particolare di iguanodonti, invece, include generi ritenuti ancestrali rispetto agli adrosauri. Insieme a questi ultimi, quindi, fanno parte del gruppo degli adrosauroidi. Recentemente ne sono stati scoperti molti in Cina (Nanyangosaurus, Equijubus, Shuangmiaosaurus), ma anche in Mongolia (Altirhinus) e USA (Protohadros ed Eolambia, inizialmente considerati veri adrosauri). Lo stesso Ouranosaurus, spesso considerato un vero iguanodontide, è ora ritenuto essere più vicino all'origine degli adrosauridi. ClassificazioneIguanodontia è spesso elencata come un infraordine all'interno del sottordine Ornithopoda, sebbene Benton (2004) elenchi Ornithopoda come un infraordine e non classifica Iguanodontia. Tradizionalmente, gli iguanodonti erano raggruppati nella superfamiglia Iguanodontoidea e nella famiglia Iguanodontidae. Tuttavia, alcuni studi filogenetici mostrano che i tradizionali "iguanodonti" sono un grado parafiletico che porta agli hadrosauri (dinosauri con becco d'anatra). Gruppi come Iguanodontoidea a volte sono ancora usati come cladi non citati nella letteratura scientifica, sebbene molti "iguanodontidi" tradizionali siano ora inclusi nel gruppo più inclusivo di Hadrosauroidea. Iguanodontia venne originariamente definita filogeneticamente, da Paul Sereno, nel 1998, come "il gruppo più inclusivo contenente Parasaurolophus walkeri ma non Hypsilophodon foxii". Successivamente, nel 2005, Paul modificò la definizione includendo Thescelosaurus neglectus come specificatore esterno secondario, insieme a Hypsilophodon, che tiene conto della natura parafiletica di Hypsilophodontidae.[2] Uno studio del 2017 che ha nominato e descritto Burianosaurus ha rilevato che la specie tipo Iguanodon bernissartensis doveva far parte della definizione e che la definizione del 2005 includerebbe, nella loro analisi, un gruppo molto più ampio del previsto (inclusa Marginocephalia). Proposero quindi una definizione completamente nuova, basata sui nodi: "l'ultimo antenato comune di Iguanodon bernissartensis, Dryosaurus altus, Rhabdodon priscus e Tenontosaurus tilletti.[3] CladogrammaIl seguente cladogramma segue l'analisi di Madzia et al. (2017):[3]
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