I Cefalopodi viventi nel Golfo di Napoli
I Cefalopodi viventi nel Golfo di Napoli (1896) è il titolo di una monografia di Giuseppe Jatta (1860 – 1903), biologo e naturalista italiano che dedicò gran parte della sua vita allo studio dei cefalopodi.[1] Laureatosi presso l'Università di Scienze Naturali di Napoli nel 1883, con una tesi sul sistema nervoso dei cefalopodi, Giuseppe Jatta chiese ed ottenne una borsa di studio alla Stazione Zoologica di Napoli, dove conobbe il professore Anton Dohrn, che lo indirizzò ad iniziare la stesura di una monografia sui cefalopodi del Golfo di Napoli[2]. Il piano dell'opera originaria era articolato in quattro sezioni. Nel 1896 Jatta pubblicò la prima sezione (dedicata alla Sistematica), dotata di ampie descrizioni, arricchite da dettagliate illustrazioni in bianco e nero e da un atlante di 31 tavole iconografiche a colori realizzate dal pittore napoletano Comingio Merculiano (1845 - 1915).[3] Non riuscì però a pubblicare i successivi volumi che avrebbero trattato l'Anatomia, l'Istologia e l'Embriologia e l'opera restò incompleta.[2]
Note
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