Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici Miguel Barnadez (c.1717-1771) e Jean-Baptiste Pierre Antoine de Monet de Lamarck (1744-1829) nella pubblicazione " Encyclopedie Methodique. Botanique. Paris" ( Encycl. [J. Lamarck & al.] 3(1): 134) del 1789.[4] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.[5]
Descrizione
Habitus. Hispidella hispanica, con cicli biologici annuali, sono piante non molto alte. Tutte le specie del gruppo sono provviste di latice; la pubescenza è formata da peli ramificati oppure no.[6][7][8][9][10][11]
Fusto. I fusti, in genere eretti e ascendenti, sono di solito solitari e mediamente ramificati o afilli. Le radici in genere sono di tipo fittonante.
Infiorescenza. L'infiorescenza è composta da uno o più capolini terminali peduncolati. I peduncoli alla fruttificazione si espandono verso l'alto. I capolini, solamente di tipo ligulifloro, sono formati da un involucro composto da diverse brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori ligulati. L'involucro ha una forma più o meno cilindrica ed è formato da una singola serie di brattee. Il ricettacolo, alla base dei fiori è cigliato.
Corolla: le corolle sono formate da un tubo e da una ligula terminante con 5 denti; il colore è giallo palido. I fiori interni sono più piccoli e colorati di brunastro.
Gineceo: lo stilo è filiforme con rami allungati. Gli stigmi dello stilo sono due divergenti e ricurvi con la superficie stigmatica posizionata internamente (vicino alla base).[15] L'ovario è inferouniloculare formato da 2 carpelli.
Frutti. I frutti sono degli acheni privi di pappo. Gli acheni hanno una forma da oblunga a obovoide-obconica con apice troncato e privi di becco (non sono compressi); gli acheni sono provvisti di 10 coste longitudinali.
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
Distribuzione e habitat
Questa specie si trova solamente nella penisola Iberica. Si tratta di un endemismo delle parti centrali e occidentali della penisola.[16]
Tassonomia
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[17], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[18] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[19]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][9][10]
Filogenesi
Il genere di questa voce appartiene alla sottotribù Hieraciinae della tribù Cichorieae (unica tribù della sottofamiglia Cichorioideae). In base ai dati filogenetici la sottofamiglia Cichorioideae è il terz'ultimo gruppo che si è separato dal nucleo delle Asteraceae (gli ultimi due sono Corymbioideae e Asteroideae).[1] La sottotribù Hieraciinae fa parte del "quinto" clade della tribù; in questo clade è posizionata alla base ed è "sorella al resto del gruppo comprendente, tra le altre, le sottotribù Microseridinae e Cichoriinae.[10]
I seguenti caratteri sono distintivi per la sottotribù:[9]
queste piante sono spesso ricoperte da piccoli, soffici peli ramificati;
gli acheni hanno delle forme obovoidi-coniche non compresse;
il becco degli acheni è assente;
il pappo è formato da setole fragili.
Il nucleo della sottotribù Hieraciinae è l'alleanza Hieracium - Pilosella (comprendenti la quasi totalità delle specie della sottoribù - oltre 3000 specie) e formano (insieme ad altri generi minori) un "gruppo fratello". Il genere di questa voce, nell'ambito della sottotribù occupa, in base agli ultimi studi di tipo filogenetico, una posizione ambigua (ancora da definire) tra il genere Hieracium e il genere Pilosella. Probabilmente nel corso del tempo si sono verificati diversi fenomeni di ibridazione intergenerica con i due generi indicati.[16]
I caratteri distintivi per le specie di questo genere sono:[9]
Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN978-88-299-1824-9.