Jaco Pastorius diventa il bassista stabile del gruppo, dopo aver collaborato in due brani del precedente album, Black Market. In questo album suona invece tutti i pezzi e ne compone due (Teen Town e Havona).
Heavy Weather fu subito un grande successo, vendendo quasi trecentomila copie appena dopo la pubblicazione.[senza fonte]
Il disco
Heavy Weather segna la definitiva maturazione del linguaggio dei Weather Report (e, in una certa misura, del linguaggio fusion più in generale). Le melodie sono raffinate e di immediata efficacia. Vengono definitivamente abbandonati i pedali modali tipici del jazz rock di Miles Davis, in favore di composizioni articolate in più sezioni. Cruciale nello sviluppo formale è il sapiente uso dei timbri, in particolare quelli creati grazie ai sintetizzatori.[7] Di conseguenza, lo spazio lasciato all'improvvisazione è ridotto: in Heavy Weather i soli sono pochi e brevi.[8]
Il disco si apre con Birdland, composizione di Zawinul che diventerà uno dei più grandi successi del gruppo.[7] L'architettura formale è complessa, costituita da varie sezioni differenti, eppure immediatamente intellegibile grazie al regolare ritorno di un ritornello particolarmente orecchiabile. L'improvvisazione trova spazio solo alla fine del brano, con un solo di Zawinul eseguito sul ritornello ripetuto ad libitum.[8]Birdland è dedicata all'omonimo localenewyorkese, uno dei luoghi più importanti del jazz negli anni cinquanta, a cui Zawinul era particolarmente affezionato.[9] Negli anni successivi è stata successivamente reinterpretata da altri artisti, tra cui Maynard Ferguson, i Manhattan Transfer e Quincy Jones.
Il secondo brano è la ballad A Remark You Made, anche questo scritto da Zawinul, dove per la prima volta compaiono le melodie all'unisono sax-basso elettrico tipiche della fusion a venire. Segue Teen Town, scritto da Pastorius e divenuto simbolo del virtuosismo basso elettrico.[8]Harlequin è invece scritto da Wayne Shorter. Rumba Mama è un solo di batteria (Alex Acuña) e percussioni (Manolo Badrena anche alla voce) ispirato alle atmosfere cubane. Su Palladium, ancora di Shorter, un tema frammentato si contrappone ad un incessante pattern ritmico di Pastorius. The Juggler e Havona chiudono il disco. Havona è il brano formalmente più tradizionale del disco, dove Zawinul, Shorter e Pastorius improvvisano a turno su una struttura chorus. Si tratta di un vero tour de force, con scelte ritmiche estremamente moderne, una frase velocissima eseguita all'unisono da basso e pianoforte e una serie di assoli straordinari, fra cui quello finale di Pastorius considerato uno dei più belli da lui registrati per ricchezza armonica e destrezza tecnica. Il brano fu poi eseguito raramente dal vivo, probabilmente a causa delle difficoltà tecniche che presentava.[senza fonte]
^Heavy Weather, su officialcharts.com. URL consultato il 30 marzo 2019.
Bibliografia
Ted Gioia, Storia del Jazz, traduzione di Francesco Martinelli, Torino, EDT, 2013 [2011], ISBN978-88-6639-995-7.
Vincenzo Martorella, Storia della fusion, dai Weather Report agli Snarky Puppy: guida ragionata a una musica «inqualificabile», 2ª ed., Roma, LIT edizioni, 2017 [1998], ISBN978-8862319492.