È diventato operativo a febbraio 2003, ed è usato principalmente per individuare pianeti extrasolari, basandosi sul principio della variazione della velocità radiale di una stella soggetta a forze gravitazionali di corpi ruotanti attorno ad essa.
«I piccoli segnali scoperti da HARPS non potrebbero mai essere stati distinti dal 'semplice rumore' dalla maggior parte degli spettrografi attualmente disponibili[1]»
HARPS può raggiungere una precisione di 0,97 m/s (3,5 km/h) nella misura della velocità radiale. È progettato in modo da osservare simultaneamente, confrontandoli, lo spettro emesso dalla stella e uno spettro di riferimento emesso da una lampada al torio. Si è posta la massima attenzione ad assicurare una grande stabilità meccanica: a tale scopo lo strumento è alloggiato all'interno di un contenitore sotto vuoto la cui temperatura è mantenuta costante entro ±0,01 °C. L'individuazione di oscillazioni dovute ai pianeti è a volte ostacolata da pulsazioni sismiche delle stelle osservate piuttosto che da limitazioni proprie dello strumento.
HELIOS
HELIOS (HARPS Experiment for Light Integrated Over the Sun) è un telescopio solare in dotazione ad HARPS da aprile 2018, nell’ambito di un accordo tra l'ESO, l’università di Ginevra e il Centro di Astrofisica dell'Università di Porto. HELIOS consente di effettuare analisi di spettroscopia solare molto precisa, fornendo anche dati comparabili con astri simili al Sole e migliorando le tecniche di rilevazione esoplanetaria, oltre alla accurata valutazione degli effetti strumentali di HARPS ed un conseguente miglioramento della sua precisione e del suo successore, lo spettrografo ESPRESSO installato presso il VLT.[2]
Tra gennaio e marzo 2016 è stata effettuata una campagna intensiva di monitoraggio notturna di Proxima Centauri confermando le ipotesi di precedenti studi concernenti la presenza di un pianeta, Proxima Centauri b, nella zona abitabile del sistema.[3]