Ottenne poi solo alcuni piazzamenti in tappe del Giro e in qualche classica italiana: fu infatti terzo nella Sassari-Cagliari 1957, nel Giro del Lazio 1956 e secondo nel Giro di Romagna 1957. In carriera prese inoltre parte a otto Giri d'Italia, due Tour de France e due Vuelta a España. Nel 1957 prese parte anche ai mondiali su strada di Waregem arrivando quattordicesimo.
Vita privata
Distintosi già nel ciclismo dilettantistico, tanto da meritare il soprannome di "Angelo Biondo di Vicchio"[1], nel 1957 fu agli onori della cronaca nazionale[2] e locale[3] per il suo matrimonio con Marisa Zocchi (gennaio 1937 - giugno 2013), Miss Toscana 1955, divenuta famosa per la sua partecipazione a Lascia o raddoppia? nel 1956.[4]
Ebbe due figli da Marisa Zocchi, Alberto ed Elisabetta. Lasciato il ciclismo nel 1962, si ritirò a Pratolino, frazione di Vaglia, ove gestì con la moglie un bar.[1]
^Oggi, Settimanale di politica, attualità e cultura, anno XII, n. 43, 26 ottobre 1956
^Franco Calamai, Storia di Guido e Marisa, la coppia più bella del mondo, StampToscana The news community in Tuscany, 29 giugno 2014
^La notorietà di Marisa Zocchi fu dovuta alla sua partecipazione ai quiz di Lascia o raddoppia, terminata in modo singolare. Lei già era un'attrattiva per la trasmissione televisiva, trattandosi di una ragazza molto bella, ma la chiusura della sua partecipazione conferì un tocco di commozione ai telespettatori. Giunta infatti alla penultima puntata, dopo aver raggiunto un monte premi di 2.560.000 lire, alla domanda di rito del conduttore, Mike Bongiorno, se voleva raddoppiare (cioè rispondere ancora ad un'ultima domanda che avrebbe portato, in caso di risposta esatta, a un monte premi finale per la concorrente di 5.120.000 lire) lei rispose che non poteva permetterselo in quanto, in caso di risposta errata, avrebbe perso tutto, mentre lei aveva bisogno della somma raggiunta fino a quel momento per poter curare la madre gravemente ammalata. Alla trasmissione aveva assistito re Faruk d'Egitto, allora in esilio in Italia, che promise che avrebbe donato lui l'altra metà del monte premi massimo alla Zocchi, cosa che fece facendole pervenire, pochi giorni dopo, tramite l'attore Folco Lulli, un assegno circolare di 2.560.000 lire. Vedi: Addio a Marisa Zocchi