Guglielmo VI d'Angoulême
Guglielmo VI Tagliaferro, conte d'Angoulême (... – 7 agosto 1179), fu conte d'Angoulême dal 1140 alla sua morte. OrigineSecondo la Historia Pontificum et Comitum Engolismensis, Guglielmo era il figlio primogenito del conte d'Angouleme, Vulgrino II e della moglie, Ponzia (Pontia filia Comitis de Marcha), figlia del conte de La Marche[1], per diritto di matrimonio (de iure uxoris), Ruggero, e della moglie, la contessa de La Marche, Almodis, che, secondo il Chronicon sancti Maxentii Pictavensis, Chroniques des Eglises d'Anjou, era la sorella del conte de La Marche, Bosone III[2]. BiografiaSuo padre, Vulgrino II, colpito da febbri acute e dolorose, fece testamento e, all'età di 51 anni, dopo aver retto la contea per venti, morì, il 16 settembre 1140 e fu tumulato nell'abbazia di San Cybard ad Angoulême[1]. Uno dei primi atti di Guglielmo, secondo il documento n° CLIV del Cartulaire de l'église d'Angoulême, datato 1144, fu di confermare la riscossione delle tasse ai canonici della cattedrale di Angoulême, già concessa da suo padre ed estendere tale diritto anche ai monaci dell'abbazia di San Cybard[4]. Secondo la Historia Pontificum et Comitum Engolismensis, Guglielmo ebbe un ottimo rapporto col re di Francia e duca d'Aquitania, Luigi VII: lo affiancò intatte le sue guerre[5], e lo seguì in Terra Santa, nella seconda Crociata[5], e, dopo essere stato ricevuto con onore dal re di Sicilia (Ruggero II di Sicilia) e dall'imperatore bizantini (Manuele I Comneno) raggiunse Gerusalemme[5]. Sempre secondo la Historia Pontificum et Comitum Engolismensis, Guglielmo, dopo essere tornato dalla seconda crociata, ebbe un periodo travagliato, dovette sostenere delle guerre con i fratellastri, Folco (signore di Matha[1]) e Goffredo (signore di Anville[1])[6], e col cognato (marito della sorellastra), Rainulfo di Jarnac[6], ed anche con Guido de La Rochefoucauld[6]. Nel 1178, secondo il Ex Chronico Gaufredi Vosiensis, Guglielmo (Guillermus filius Wlgrimi Comes Engolismensis), assieme al visconte Ademaro di Limoges (Ademarus Vicecomes Lemovicensis) ad altri feudatari partirono per un pellegrinaggio a Gerusalemme (ascenderunt Hierosolyman)[7], e durante il viaggio, a Messina, Guglielmo Tagliaferro morì, il 7 agosto (Engolismensis Comes Guillermus Sector-ferri obiit VII Id Aug apud Messinam Siciliæ urbe)[7]. Matrimoni e discendenzaSecondo la Ex Chronico Gaufredi Vosiensis, Guglielmo, in prime nozze, dopo il 1137, aveva sposato Emma di Limoges (Ennoa seu Emma)[9], figlia del conte di Limoges, Ademaro III (aliam tamen filiam [Ademari])[9] e della sua seconda moglie, Maria des Cars. Emma era al suo terzo matrimonio, essendo rimasta vedova, prima di Bardone di Cognac (Bardoni de Coniaco)[9], e poi, nel 1137, del suo secondo marito, il duca di Aquitania, duca di Guascogna e conte di Poitiers, Guglielmo X[9].Guglielmo da Emma non ebbe figli[10]. Sempre secondo la Ex Chronico Gaufredi Vosiensis, Guglielmo, dopo essere rimasto vedovo, tra il 1150 ed il 1151, aveva sposato, in seconde nozze, Margherita di Turenna[11], sorella del visconte di Turenna, Bosone II[11], quindi figlia del visconte di Turenna, Raimondo I[12] e della moglie, Matilde di Perche. Matilde era al suo terzo matrimonio, essendo rimasta vedova, nel 1148, del visconte Ademaro IV di Limoges[11], che, in seconde nozze, aveva sposato Ebles III, visconte di Ventadour[11], dal quale dopo due anni dovette separarsi causa consanguineità[11].
Note
BibliografiaFonti primarie
Letteratura storiografica
Voci correlate
Collegamenti esterni
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