Guerra e pace (opera)
Guerra e pace (titolo originale russo Война и мир, Voyna i mir) op. 91 è un'opera lirica in due parti e tredici quadri scritta da Sergej Prokof'ev fra il 1941 e il 1942; il libretto è tratto dal romanzo omonimo di Lev Tolstoj ed è stato scritto dal compositore insieme a Mira Mendelssohn. StoriaNell'agosto 1941 Prokof'ev, subito dopo l'invasione tedesca della Russia che minacciava Mosca, decise, su invito delle autorità, di stabilirsi nel Caucaso a Nal'čik, vicino all'abitazione dell'amico Nikolaj Mjaskovskij e dove si trovavano rifugiati già altri artisti. Dopo aver scritto alcune opere di argomento patriottico, come la suite Anno 1941 op.90, egli iniziò a dedicarsi a un progetto a cui pensava da tempo, un'opera lirica sul testo del romanzo di Tolstoj, Guerra e pace. La particolare situazione storica che presentava notevoli analogie con i fatti narrati da Tolstoj, influirono sulla scelta del musicista che cercava di manifestare la sua sincera vicinanza alla patria con il suo lavoro.[1] Già nel mese di aprile Prokof'ev aveva scritto un abbozzo di libretto, terminandolo a luglio prima ancora di giungere nel Caucaso. Avendo avuto la necessaria approvazione del Comitato delle Arti, il musicista iniziò a scrivere la partitura il 15 di agosto mentre rifiniva il libretto insieme alla compagna Mira Mendelssohn. Dopo alcune settimane, poiché l'esercito tedesco aveva occupato l'Ucraina e minacciava il Caucaso, Prokof'ev e gli altri artisti presenti a Nal'čik si dovettero spostare in Georgia a Tbilisi. Qui il compositore, mentre collaborava al film Ivan il Terribile con il regista Ėjzenštejn, terminò la partitura di Guerra e pace per canto e pianoforte il 13 aprile 1942. Egli mandò subito la sua opera a Mosca per l'approvazione. Con sua grande sorpresa, dopo alcuni giorni, ricevette una lettera di Dmitrij Šostakovič che aveva avuto l'occasione di visionare la nuova opera rimanendone favorevolmente impressionato.[2] La Commissione per le Arti rispose poi al compositore raccomandandogli di accentuare il carattere patriottico del lavoro, soprattutto nella seconda parte sulla guerra, sottolinendo l'impegno avuto dal popolo russo nel 1812.[3] Prokofiev si dedicò quindi alla strumentazione dell'opera cercando di realizzare gli aggiustamenti richiesti inserendo altre parti e dando enfasi al finale. Una prima esecuzione di Guerra e pace era stata programmata al Teatro Bol'šoj per l'autunno del 1943, ma non fu realizzata per motivi bellici. Una versione concertistica e molto ridotta, di soli undici quadri, ebbe poi luogo a Mosca il 7 giugno 1945 alla Sala Grande del Conservatorio con la direzione di Samuel Samosud.[4] In seguito furono rappresentati i primi otto quadri al Teatro Maly di Leningrado il 12 giugno 1946; il successo fu tale che furono date ben cinquanta repliche della rappresentazione.[3] Il compositore continuò comunque a ritoccare, correggere e perfezionare il suo lavoro fino a dopo il 1947, ma non riuscì mai a vedere rappresentata la sua opera finché era in vita. La prima esecuzione della versione revisionata e definitiva avvenne infatti a Leningrado al Teatro dell'Opera il primo giugno 1955 con la direzione di Eduard Grikurov. Ruoli principali
Ruoli secondari
I personaggi di Guerra e pace sono in totale settanta, oltre al coro che rappresenta gli ospiti al ballo, gli abitanti di Mosca, contadini, esercito russo, partigiani, soldati francesi. ArgomentoConsapevole della difficoltà di ridurre a libretto un'opera così complessa come il romanzo di Tolstoj, Prokof'ev dovette operare delle scelte, scindendo la storia in due parti: la prima, in sette quadri, che narra le vicende in tempo di pace con gli aspetti familiari e intimi dei personaggi della nobiltà e l'altra, in cinque quadri, che punta sull'aspetto epico della guerra con la battaglia di Borodino e le vicende a essa connesse.[5] L'azione si svolge in Russia fra il 1809 e il 1812.
AnalisiTrasformare il romanzo di Tolstoj in opera lirica fu un'impresa ardua per Prokof'ev; gli ostacoli principali furono di natura drammaturgica in quanto il libretto doveva per forza di cose essere più breve rispetto a un'opera in prosa, proprio per i tempi dilatati della musica e del canto.[6] Il compositore dovette separare nettamente le vicende private da quelle della guerra che invece nel romanzo sono strettamente intrecciate. Nella prima parte la storia amorosa di Nataša è trattata da Prokof'ev liricamente con grande efficacia. Vi sono momenti di grande risalto come il duetto fra la giovane e la cugina Sonja, che è un intenso inno alla natura, o il valzer danzato dal principe con l'amata, venato di sottile malinconia o ancora la melodiosa aria intonata da Nataša quando legge la lettera di Kuraghin.[7] La seconda parte, sulla guerra, è meno riuscita, soprattutto dovette subire molti rimaneggiamenti dovuti all'interferenza del Comitato delle Arti che sicuramente falsarono la libertà d'espressione del musicista e resero alcuni personaggi, come Kutuzov, piuttosto retorici e un po' sopra le righe.[5] Le scene appaiono poi slegate nei diversi quadri sulla guerra, minati a volte da un'enfasi ideologica. Prokof'ev dovette poi fare attenzione a non appesantire l'opera con una durata eccessiva; Guerra e pace dura poco più di quattro ore, tuttavia non è mai debordante pur essendo di notevole lunghezza. Musicalmente l'opera rispecchia il tradizionale dramma cantato con la declamazione da parte dei personaggi; l'orchestra invece sostiene la parte puramente melodica con un gran numero di motivi. La partitura di Prokof'ev fa spesso ricorso a echi musicali folclorici rivisitati, ma sempre emotivamente rievocativi.[8] Come spesso si riscontra nei suoi lavori, Prokof'ev attinge a sue opere precedenti utilizzando brani e motivi, rielaborandoli e inserendoli nella nuova partitura; così ritroviamo arie dall'Evgenij Oneghin, musiche di scena scritte nel 1937, e brani tratti dalla colonna sonora di Ivan il Terribile; questi ultimi si notano soprattutto nell'aria tormentata di Kutuzov che nella sua enfasi vuole essere un chiaro omaggio a Stalin.[9] Organico orchestraleOttavino, due flauti, due oboi, corno inglese, due clarinetti, clarinetto basso, due fagotti, controfagotto, quattro corni, tre trombe, tre tromboni, basso tuba, timpani, triangolo, tamburello, tamburo di legno, grancassa, piatti, tam-tam, xilofono, glockenspiel, arpa, archi. NoteBibliografia
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