Guantanamera
Guantanamera è una canzone popolare cubana di grande fama internazionale, le cui origini risalgono al XIX secolo. Contesto storicoLa serenata dedicata a tempo di bolero ad una guajira guantanamera ("contadina della città di Guantánamo") ha come sfondo le lotte di indipendenza che infiammavano Cuba, in quel periodo dapprima colonia spagnola e poi colonia statunitense, tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. Il suo carattere romantico, unito ai valori patriottici che esprime, ne fanno una delle canzoni più amate dai cubani. Il ritornello fa riferimento molto esplicitamente al territorio cubano di Guantánamo, che dal 1898 a tutt'oggi è assoggettato agli Stati Uniti d'America, che vi insediarono una base militare ed una prigione (quest'ultima oggetto di critiche da parte di numerose organizzazioni internazionali, e definita da Amnesty International un campo di concentramento a causa del mancato rispetto delle norme di tutela dei diritti umani[1]). Testo e musicaPrima poesia dei Versos SencillosIl testo della canzone è stato eseguito alternando il ritornello Guantanamera, guajira guantanamera, ripetuto due volte, a ognuna delle quartine della poesia. Versos sencillos è una raccolta del poeta ed eroe nazionale cubano José Martí, che la scrisse durante le Guerre d'Indipendenza dalla Spagna. Divenne poi simbolo della lotta contro l'Imperialismo e contro gli Stati Uniti d'America, divenendo uno dei canti della Rivoluzione socialista di Fidel Castro e simbolo di lotta e giustizia sociale.
La musicaNel 1993 la musica è stata attribuita dalla corte suprema di Cuba al popolare personaggio radiofonico degli anni trenta José Fernández Diaz, meglio noto come Joseíto Fernández, dopo aver respinto il ricorso degli eredi di Herminio "El Diablo" García Wilson, secondo i quali quest'ultimo ne era il compositore originale. In ogni caso fu sicuramente Joseíto Fernández che la portò al successo dai microfoni della popolare radio CMQ de l'Avana, sebbene il testo fosse diverso dall'attuale.[2] Durante le trasmissioni la cantava riferendosi anche ad altre contadine, una volta guajira vueltabajera, un'altra guajira holguinara, ma quando si innamorò della gelosissima guajira guantanamera, questa lo sorprese a parlare con un'altra e fuggì via, e da quel momento Joseíto la cantò solo per lei.[3] Secondo alcune fonti l'origine di tale musica era il bolero creolo in uso attorno al 1830 nella zona di Guantánamo, nella Cuba orientale, che a sua volta affondava le sue origini nella passacaglia spagnola di 100 anni prima, una lenta danza in tempo triplo basata su uno schema armonico che si ripeteva su quattro o otto battute. Nella versione di Guantánamo del 1830 l'esecuzione alla chitarra di tale schema collegava l'aria alla montuna, che era il tipo di bolero suonato nella Cuba orientale, distinto da quello che si suonava in altre zone cubane, chiamato son.[3] CoverLa canzone è tra le più reinterpretate al mondo, vanta innumerevoli versioni, di cui alcune con strofe modificate ed altre in lingue diverse dalla originale spagnola, tra le più note vi sono quelle cantate da Compay Segundo e Pete Seeger, in Italia è celebre la versione di Zucchero, ma è stata interpretata da molti solisti e gruppi di vari paesi. La versione hip hop dei Refugee Allstars con Wyclef Jean risale al 1997[4]. La lista seguente comprende solo una parte di essi:
Altri usi
Note
Collegamenti esterni
|