Gregory Hunter
Gregory Hunter è un personaggio immaginario protagonista dell'omonima serie a fumetti di fantascienza edita dalla Sergio Bonelli Editore da marzo 2001 ad agosto 2002, quando la serie venne chiusa dopo 17 numeri (più uno speciale fuori serie)[1]. Biografia del personaggioGregory si muove in un universo su un piano temporale parallelo a quello normale. Nel suo universo è stato sviluppato un sistema di propulsione che, praticamente senza costi, consente di viaggiare nello spazio a grandi velocità: le Pile Coleman. Dopo una prima parte della sua vita vissuta in modo burrascoso, dove ha pure intrapreso la carriera di cacciatore di taglie, si è ritrovato addosso, a causa di uno stregone, una maledizione da parte delle divinità che governano il suo universo: ogni volta che è causa della morte di un uomo, gli appare uno spettro che gli spara un colpo; il proiettile lo attraversa, ma ogni volta che ciò accade lui lo sente un po' più solido. Il suo inseparabile compagno è Badger, un Tallariano, creatura quadrumane, donnaiola e antropomorfa, molto rissosa soprattutto quando gli si fa notare che dovrebbe essere estinto come tutta la sua specie. Gregory Hunter ha abbandonato il suo passato ai limiti della legalità per diventare un ranger dello spazio e far trionfare la legge nelle più sperdute zone della galassia, affrontando svariati nemici e mostri spaziali, ma non perderà occasione di seguire anche le tracce del misterioso monaco che egli pensa potrà affrancarlo dalla sua maledizione. Storia editorialeIl personaggio venne creato da Antonio Serra e graficamente da Elena Pianta, che ha disegnato tutte le copertine. La serie è influenzata dalla saga di Dune di Herbert e da Guerre stellari di George Lucas. Come lo stesso Serra ha avuto modo di dire in un'intervista on-line, si è poi ispirato all'opera dell'italiano Hugo Pratt, in particolare al suo Corto Maltese, e allo statunitense Jack Kirby e ai suoi Fantastici Quattro.[2] Elenco albi pubblicati
Altri mediaNel 2008 i Lumiq Studios annunciarono di voler produrre il lungometraggio Gregory Hunter and the Ghosts of the Lost Empire[3]. Note
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