GranulisinaLa granulisina è una proteina espressa nella maggior parte dei mammiferi; nell'essere umano è codificata dal gene GNLY, situato nel braccio corto del cromosoma 2[1] e assolve a una funzione antimicrobica.[1][2] È un peptide che forma un poro sulla parete o sulla membrana cellulare della cellula batterica; da questo poro possono poi entrare altri enzimi che inducono la morte del batterio.[1] La granulisina è inibita dal colesterolo, infatti è molto più efficace nel contribuire alla morte di batteri che sintetizzano scarse o nulle quantità di questo steroide.[3] La sua struttura consta di cinque alfa-eliche e la sua espressione è ristretta alle cellule citotossiche del sistema immunitario, come le natural killer, i linfociti T citotossici, le cellule T gamma delta e i linfociti T natural killer.[1][2] Forme ortologhe di questa proteina sono state rilevate in molte specie diverse di mammiferi, come i bovini e i suini, mentre non sono state per ora identificate nei roditori.[1][2][3] La granulisina svolge un ruolo fondamentale nell'evoluzione di alcune patologie, tra cui la lebbra e la necrolisi epidermica tossica.[1] Note
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