Graffito di Esmet-AkhomIl graffito di Esmet-Akhom (chiamato anche Philae 436) è l'ultima, cioè la più tarda, iscrizione conosciuta in geroglifici egizi. Si trova nel Tempio di Iside a File, dove fu inciso nel 394 d.C.[1][2][3][4] DescrizioneL'iscrizione è datata al giorno della nascita del dio Osiride, nel 110º anno dall'ascesa al trono dell'imperatore romano (e faraone) Diocleziano: il giorno in questione è quindi il 24 agosto 394 d.C. La figura umana incisa piuttosto grossolanamente sulla sinistra rappresenterebbe un re con il capo sormontato dalla corona-atef, mentre il testo in alto a destra è relativo a un decreto regale. Tale iscrizione, l'ultima di una lingua più che trimillenaria, recita[2]: L'iscrizione in caratteri demotici in basso a destra dice invece[2]: «Io Esmet-Akhom, scriba dell’archivio di Isi, figlio di Esmet-Panekhate, secondo profeta di Isi, la sua madre è Eswe-Ra ho compiuto lavoro su questa figura di Mandulis per l’eternità perché egli è benigno verso di me. Oggi, il giorno del natale di Osiri, la sua festa l’anno 110 (dell’era di Diocleziano).»
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