God of War III
God of War III è il terzo capitolo della serie di videogiochi God of War[3], prodotto da SCE Santa Monica Studio e pubblicato da Sony Computer Entertainment[4] nel 2010 esclusivamente per PlayStation 3[5][6]. Cronologicamente è il settimo episodio dopo Ascension, Chains of Olympus, God of War, Ghost of Sparta, Betrayal e God of War II, ed è il capitolo conclusivo della prima saga denominata "Prima Era" ambientata nella mitologia greca; il seguito, God of War, è uscito il 20 aprile 2018. È stato pubblicato il 16 marzo 2010 negli Stati Uniti, il 17 in Europa e il 19 nel Regno Unito. Il 20 marzo 2015, in occasione del decimo anniversario della serie, la Sony ha annunciato una versione rimasterizzata in 1080p, dal titolo God of War III Remastered, in esclusiva per PlayStation 4; la nuova versione è arrivata in Europa il 15 luglio 2015, e il 17 nel Regno Unito.[7][8] Il videogioco ha ricevuto un'acclamazione universale totalizzando un punteggio del 92% come media delle recensioni della critica specializzata, come calcolato dagli aggregatori GameRankings[9] e Metacritic.[10] TramaIl gioco riparte da dove era terminato God of War II: Kratos, sul dorso di Gaia, assieme agli altri Titani inizia la scalata al Monte Olimpo per attaccare gli dei mentre in cima alla montagna Ermes, Poseidone, Ade ed Elio predispongono le loro difese. Dopo aver affrontato e ucciso il dio del mare e i suoi destrieri causando una potente inondazione, Kratos e Gaia raggiungono Zeus, il malvagio re degli dei dell'Olimpo, che li affronta scaraventandoli giù dall'Olimpo; non appena Gaia cerca di risalire, Kratos, non trovando un appiglio, comincia a scivolarle sulla schiena chiedendole aiuto, ma questa afferma di non poterlo aiutare e gli rivela che egli è solo una pedina per i piani dei Titani. Kratos perde quindi la presa e cade verso l'Ade dopo essere stato separato dalla Spada dell'Olimpo. Il dio della guerra atterra nel fiume Stige e, mentre nuota verso la riva, le anime degli Inferi gli tolgono tutti i poteri e la salute, tranne il Vello d'oro, le ali di Icaro e il tridente di Poseidone. Kratos incontra quindi il fantasma di Atena che, intenzionata ad aiutarlo, gli parla della Fiamma dell'Olimpo, una potente arma in grado di regalargli la tanto agognata vendetta, e gli dona le Lame dell'Esilio; più tardi, recuperata la Spada dell'Olimpo, con Atena ancora una volta alla sua guida, Kratos decide di trovare Zeus. Risalendo dagli Inferi dopo aver ucciso e rubato l'anima ad Ade e giunto nella città di Olimpia tramite il portale di Iperione, Kratos incontra Gaia, sofferente e in cerca di aiuto, ma decide di farla precipitare dall'Olimpo come lei prima aveva fatto con lui. Durante il cammino, Kratos elimina Elio ed Ermes, le cui morti scateneranno calamità in tutto il mondo, e successivamente incontra Era, moglie di Zeus avvilita dai continui tradimenti del marito: la regina dell'Olimpo lo minaccia e si scopre alleata con Ercole, fratellastro di Kratos, che di lì a poco fa il suo ingresso. Dopo aver ucciso il fratellastro, che era geloso per il fatto che Zeus gli preferì lo spartano come nuovo dio della guerra, Kratos scopre che, dopo il suo incontro con Ares, il Vaso di Pandora esiste ancora, è protetto dalla Fiamma dell'Olimpo, e il suo contenuto è in grado di uccidere un dio; Kratos viaggia quindi in vari luoghi per trovare la chiave per aprirlo, scoprendo infine che è Pandora stessa la chiave e che solo lei può placare la Fiamma dell'Olimpo. Durante questi viaggi incontra anche Afrodite, lussuriosa dea dell'amore e moglie di Efesto: dopo aver giaciuto con lei, essa apre un portale che aiuta Kratos a raggiungere il dio del fuoco, che aiuta il protagonista fabbricandogli delle armi e chiedendogli di recuperare una pietra speciale che possiede Crono. Kratos uccide il titano, ma al suo ritorno dal fabbro degli dei questi tenta di ucciderlo a tradimento, avendo paura che intenda sacrificare la figlia Pandora per aprire il vaso; Kratos però lo uccide e si dirige nel luogo dove è tenuta prigioniera Pandora, il Labirinto. ![]() Kratos e Pandora emergono dal Labirinto e si dirigono nella Sala della Fiamma dove incontrano Zeus, il quale cerca di fermare Pandora e viene attaccato da Kratos; Zeus rimane stremato dallo scontro, ma Pandora decide di sacrificarsi in modo da temprare la Fiamma. Kratos apre così il Vaso di Pandora solo per scoprire che esso è vuoto; adirato, raggiunge Zeus al suo osservatorio, dove ancora una volta ingaggiano battaglia, ma improvvisamente ricompare Gaia, che li attacca. Per evitare l'assalto padre e figlio saltano al suo interno attraverso un foro creatosi nello scontro con Poseidone e qui si affrontano di nuovo, con Kratos che trapassa sia il cuore di Zeus che quello di Gaia con la Spada dell'Olimpo, distruggendo il Titano e lasciando il padre degli dei apparentemente morto. Dopo essere atterrato nei pressi di una scogliera, un fumo nero esce però dal corpo di Zeus, il cui spirito attacca Kratos, disarmandolo. A un passo dalla morte, però, lo spartano si ritira all'interno della sua stessa psiche e perdona finalmente se stesso; tornato in sé si libera dalla morsa di Zeus e lo elimina una volta per tutte pestandolo brutalmente a mani nude. Appare in seguito lo spirito di Atena, che chiede a Kratos di restituirle ciò che ha preso dal Vaso; lui risponde che il Vaso era vuoto, cosa che Atena non riesce a credere in quanto, quando Zeus sigillò i mali del mondo al suo interno, temendo ciò che sarebbe potuto accadere qualora questo fosse stato aperto, mise il suo stesso potere, la Speranza, dentro il Vaso. A questo punto Atena capisce che quando Kratos aprì il Vaso per la prima volta per sconfiggere Ares, i mali fuggirono da esso e infettarono gli altri dei, corrompendoli, mentre lui fu dotato della Speranza, persa col passare del tempo a causa dei suoi incubi: gli dei sono dunque caduti in rovina per loro stessa mano. Atena chiede infine a Kratos di restituirle il suo potere, convinta di sapere come usarlo al meglio per ricostruire il mondo, ma Kratos rifiuta e si trafigge con la Spada dell'Olimpo, sacrificandosi per donare la Speranza all'umanità. Sconvolta, Atena si allontana, dicendo a Kratos di averla delusa. Al termine dei titoli di coda viene mostrata una scia di sangue accanto alla Spada dell'Olimpo abbandonata, dove prima Kratos giaceva morente, che prosegue fino al limitare del precipizio, da dove si vede la Grecia ormai precipitata nel caos. Modalità di giocoIl gioco possiede un gameplay e delle meccaniche simili ai precedenti capitoli, ma con alcune variazioni[6]. In primo luogo, le magie sono "dipendenti" dalle armi: ciò significa che ogni arma ha una propria magia, che potrà essere usata solo quando l'arma corrispondente è equipaggiata[6]. Le varie armi modificano, inoltre, la postura e le movenze di Kratos[6]. Infine, durante le classiche combo presenti in tutti i capitoli, è possibile cambiare arma per produrre attacchi sempre diversi[6][11]. Le barre nell'angolo superiore sinistro dello schermo sono diventate tre: oltre alle classiche barre dell'energia e della magia, ce ne sarà una terza, la barra degli oggetti, che si svuota con l'utilizzo di oggetti come l'Arco di Apollo o la Testa di Elio, ricaricandosi automaticamente. Il numero di Occhi di Gorgone e Piume di Fenice da ritrovare per aumentare le barre magia ed energia è diminuito a tre; questo è giustificabile con la presenza dei corni di Minotauro, necessari per aumentare la barra degli oggetti. Nel gioco sono, inoltre, nascoste delle reliquie, preziosi averi degli dei, dal funzionamento simile alle Urne del Potere del precedente capitolo: una volta trovate, possono essere usate dopo aver completato il gioco e garantiscono poteri speciali, come l'Ira di Sparta infinita. Sono presenti, inoltre, bonus da sbloccare completando il gioco, tra cui i consueti costumi extra, le Sfide dell'Olimpo e una buona dozzina di video riguardanti la creazione del gioco. Sarà presente, inoltre, l'Arena di combattimento (da sbloccare completando le sette Sfide dell'Olimpo), in cui è possibile combattere con i nemici che si desiderano, decidendo quali, quanti e se una volta sconfitti si rigenereranno. Si potrà, infine, decidere il livello di difficoltà e la lunghezza delle proprie barre di salute, magia e oggetti. Nemici
Boss
ArmiSpade di AtenaUtilizzabili durante il primo livello, sono subito al massimo del potenziamento in quanto sviluppate in God of War II. In seguito al fallimento dell'attacco all'Olimpo, Atena stessa le cambia trasformandole nelle Lame dell'Esilio; ma, prendendo la giarrettiera di Afrodite, una volta finito il gioco e ricominciato, si potrà giocare con le spade di Atena al massimo per tutto il tempo. Lame dell'EsilioArmi molto simili alle Spade di Atena, ma dotate di maggiore forza e con la caratteristica di infiammarsi man mano che si assestano colpi. Legate alle braccia di Kratos, possono essere utilizzate anche come rampini improvvisati.
Spada dell'OlimpoFamosa arma già presente in God of War II, è utilizzabile nel primo livello, e successivamente solo in modalità Rabbia di Sparta. Artigli di AdeArma che permette di risucchiare l'anima degli avversari, si acquisisce da Ade durante il combattimento contro di lui.
Cestus di NemeaSono dei guanti metallici a forma di testa di leone. Li si potrà ottenere durante il combattimento contro Ercole. Sono le uniche armi capaci di distruggere la pietra onice, possono essere sparate per uccidere nemici a lunga distanza e sono legate a delle catene.
Fruste di NemesiArma elettrica a lungo raggio, capace di elettrizzare i nemici infliggendo un quantitativo di danni progressivamente più alto. Create da Efesto utilizzando la Pietra di Omphalos.
OggettiArco di ApolloSi ottiene da Piritoo, nell'Ade. Molto simile al Flagello di Tifone di God of War II, lancia tuttavia frecce infuocate. Capace di bruciare i rovi e funzionare a "mitraglietta".
Testa di ElioOggetto strappato al Dio del Sole. La sua facoltà di proiettare luce davanti a sé come una torcia la rende ideale per illuminare caverne buie e per scoprire passaggi e scrigni segreti, oltre ad abbagliare e a danneggiare i nemici.
Sandali di HermesSandali che permettono veloci scatti in avanti, utili per spezzare le linee nemiche. Grazie a essi, è anche possibile far correre Kratos sui muri in alcuni punti precalcolati.
Tridente di PoseidoneDisponibile subito (si ottiene in God of War), permette a Kratos di respirare sott'acqua. Non è potenziabile. Ali di IcaroOttenute nel precedente capitolo, sono subito disponibili delle ali di cera che spuntano dalla schiena dello spartano. Permettono di allungare i salti con una planata, permettendo così a Kratos di superare burroni e ostacoli. In alcuni punti dell'avventura permetteranno di utilizzare i getti di aria calda per ottenere maggiore elevazione. Non consumano la barra degli oggetti e non hanno livelli di potenziamento. Vello d'oroDisponibile subito in quanto ottenuto nel precedente capitolo, non consuma la barra degli oggetti; si tratta di uno spallaccio d'oro macchiato di sangue che permette la parata e il contrattacco con il giusto tempismo. Non è potenziabile in senso stretto: le nuove abilità a esso collegate si sbloccano sviluppando le Lame dell'Esilio. Tempesta di ghiaccio di BoreaPietra ricavata dalla punta del pungiglione dello Scorpione di Borea, capace di raffreddare la temperatura. Usata solo per far funzionare alcuni marchingegni all'interno del Labirinto. Non è potenziabile. MagieRabbia dell'OlimpoQuesta magia è collegata alla Spada dell'Olimpo e genera un potente tornado che difende e spazza via i nemici; utilizzabile solo durante il primo livello. Esercito di SpartaMagia utilizzabile solo con le Lame dell'Esilio, che permette di chiamare le anime dei guerrieri esiliati di Sparta. Essi accerchieranno Kratos, rendendolo invulnerabile per qualche secondo con degli scudi, per poi infilzare, con delle lance, i nemici. Salendo di livello si sbloccherà anche una pioggia di frecce. Anime dei mortiMagia utilizzabile solo con gli Artigli di Ade, chiama l'anima di un nemico sconfitto per qualche secondo di supporto in mischia. Le anime evocabili in questo modo sono intercambiabili tramite il menu dei potenziamenti e il loro numero aumenta avanzando con i livelli. Le anime sono:
Ruggito di NemeaMagia connessa ai Cestus di Nemea che genera delle onde d'urto frontali (fino a tre man mano che si potenziano i Cestus) che spazzano via i nemici. Ira di NemesiMagia legata alle Fruste di Nemesi, che scatena una tempesta elettrica che elettrizza tutti i nemici circostanti. Reliquie degli deiAlcuni oggetti particolarmente cari agli dei. Ce ne sono nove in tutto il gioco e possono essere attivati solo dopo aver terminato il gioco almeno una volta:
SviluppoJohn Hight, direttore dello sviluppo presso gli studi Sony di Santa Monica, ha rivelato una spesa complessiva del progetto di 44 milioni di dollari, il che lo rese uno dei videogiochi più costosi mai realizzati per PlayStation 3.[12] EdizioniStandardLa versione standard comprende semplicemente il gioco. La copertina raffigura l'occhio sinistro di Kratos[13]. Tale versione fu distribuita anche in un bundle con una PlayStation 3 da 250 GB[14]. God of War III Collector's EditionLa Collector's Edition ha una copertina diversa (vede infatti Kratos combattere contro un non-morto) e contiene[15]:
Contenuti di gioco extra scaricabili da PlayStation Network:
Contenuti aggiuntivi:
God of War III Ultimate Trilogy EditionSi tratta di un'edizione limitata che presenta una riproduzione scolpita con doppio fondo del vaso di Pandora. È uscita il 19 marzo 2010[16]. Al suo interno sono presenti:
Contenuti di gioco aggiuntivi scaricabili tramite PlayStation Network:
God of War III Remastered![]() Il 15 luglio 2015 è uscito God of War III Remastered, versione rimasterizzata per PlayStation 4 della versione PlayStation 3, contenente tutti i DLC e gli aggiornamenti precedentemente pubblicati. La versione Remastered, realizzata da Wholesale Algorithms[18], è acquistabile sia in Blu-ray Disc che in digitale. DoppiatoriDi seguito sono riportati i doppiatori che hanno prestato la voce ai principali personaggi del videogioco:[19][20] AccoglienzaLa rivista Play Generation lo classificò come il sesto migliore titolo d'avventura del 2010[21]. Note
Bibliografia
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