Il glaucomio del sud possiede una pelliccia di colore grigio-marrone sul dorso, più scura sui fianchi e color crema ventralmente. Ha grandi occhi scuri e una coda appiattita. Una membrana ricoperta di pelo, detta patagio, si estende tra gli arti anteriori e quelli posteriori e consente all'animale di planare nell'aria.
Distribuzione e habitat
Il glaucomio del sud è diffuso nei boschi di latifoglie e in quelli misti della regione orientale del Nordamerica, dal Canada sud-orientale alla Florida (USA). Popolazioni disgiunte si incontrano anche sugli altopiani di Messico, Guatemala e Honduras.
Biologia
Il glaucomio del sud si nutre di frutta e noci di vari alberi, come querce rosse e bianche, hickory e faggi. Immagazzina riserve alimentari, costituite per lo più da ghiande, per l'inverno. Mangia anche insetti, gemme, funghi, micorrize, carogne, uova e piccoli di uccello, e fiori. A sua volta è preda di serpenti[4], Strigiformi, Accipitridi e procioni. Anche i gatti domestici costituiscono una minaccia per questo animale. Sebbene sia molto agile in volo, al suolo è particolarmente vulnerabile.
Sia in natura che in cattività le femmine partoriscono due nidiate all'anno (di 2-7 piccoli l'una). Il periodo di gestazione è di circa 40 giorni. I piccoli nascono privi di pelo e del tutto inetti. Le orecchie si aprono a 2-6 giorni di vita, mentre la pelliccia inizia a svilupparsi a partire dal settimo giorno. Gli occhi, però, non si aprono fino all'età di 24-30 giorni. I genitori iniziano a lasciarli da soli 65 giorni dopo la nascita, ma divengono del tutto indipendenti attorno ai 120 giorni.
Il glaucomio del sud è dotato di un'ottima capacità di orientamento ed è in grado di trovare il proprio nido perfino se quest'ultimo è stato trasferito artificialmente anche a un chilometro di distanza dalla posizione originaria. L'estensione del territorio varia da 40.000 m² nelle femmine a circa il doppio nei maschi, e tende ad essere maggiore nelle regioni settentrionali dell'areale.
Nell'uomo l'esposizione ad esemplari di glaucomio del sud è correlata a casi di tifo esantematico[5]. Il tifo trasmesso dagli scoiattoli volanti è noto come «tifo selvatico» e i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie, negli USA, ne hanno documentato in tutto 39 casi tra il 1976 e il 2001[6]. Lo scoiattolo funge da ospite per i batteri di Rickettsia prowazekii e si ipotizza che la trasmissione all'uomo avvenga attraverso pidocchi o pulci.
Conservazione
Seppur minacciato in alcune zone dalla deforestazione, il glaucomio del sud è ancora molto diffuso e la IUCN lo inserisce tra le specie a rischio minimo.
Note
^ab(EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Glaucomys volans, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN0-8018-8221-4.
^IUCN (International Union for Conservation of Nature) 2008. Glaucomys volans. In: IUCN 2014. The IUCN Red List of Threatened Species. Version 2014.3 http://www.iucnredlist.org. Downloaded on 14 January 2015.
^Medlin, E. C. & Risch, T. S. (2006) An experimental test of snake skin use to deter nest predation [English with Spanish abstract]. Condor108(4): 963-965. DOI:10.1650/0010-5422(2006)108[963:AETOSS]2.0.CO;2 HTML abstractSummaryArchiviato il 3 gennaio 2009 in Internet Archive. at conservationevidence.com
Fridell, R. A. & Litvaitis, J. A. (1991): Influence of resource distribution and abundance on home-range characteristics of southern flying squirrels. Canadian Journal of Zoology69: 2589-2593.
Mitchell, L. R.; Carlile, L. D. & Chandler, C. R. (1999): Effects of southern flying squirrels on nest success of red-cockaded woodpeckers. Journal of Wildlife Management63: 538-545.
Sawyer, S. L. & Rose, R. K. (1985): Homing in and ecology of the southern flying squirrel Glaucomys volans in southeastern Virginia. American Midland Naturalist113: 238-244.
Stapp, P.; Pekins, P. J. & Mautz, W. W. (1991): Winter energy-expenditure and the distribution of southern flying squirrels. Canadian Journal of Zoology69: 2548-2555.
Stone, K. D.; Heidt, G. A.; Baltosser, W. H. & Caster, P. T. (1996): Factors affecting nest box use by southern flying squirrels (Glaucomys volans) and gray squirrels (Sciurus carolinensis). American Midland Naturalist135: 9-13.
Stone, K. D.; Heidt, G. A.; Caster, P. T. & Kennedy, M. L. (1997): Using geographic information systems to determine home range of the southern flying squirrel (Glaucomys volans). American Midland Naturalist137: 106-111.
Taulman, J. F. (1999): Selection of nest trees by southern flying squirrels (Sciuridae: Glaucomys volans) in Arkansas. Journal of Zoology248: 369-377.
Taulman, J. F.; Smith, K. G. & Thill, R. E. (1998): Demographic and behavioral responses of southern flying squirrels to experimental logging in Arkansas. Ecological Applications8: 1144-1155.
Thomas, R. B. & Weigl, P.D. (1998). Dynamic foraging behavior in the southern flying squirrel (Glaucomys volans): test of a model. American Midland Naturalist140: 264-270.