Glauco (sommergibile 1905)
Il Glauco è stato un sommergibile della Regia Marina. StoriaUna volta in servizio fu impiegato nell'addestramento al largo delle coste adriatiche[1], effettuando numerose crociere per verificarne le prestazioni[2]. Prese parte alle esercitazioni del 1906, nelle acque di Taranto, e del 1908, in Mar Tirreno[2][1]. Nell'agosto 1914 fu assegnato alla IV Squadriglia Sommergibili con base a Venezia; comandante del sommergibile era il tenente di vascello Paolo Tolosetto Farinata degli Uberti[1][2][3]. All'ingresso dell'Italia nel primo conflitto mondiale era caposquadriglia della squadriglia sommergibili di Brindisi (lo comandava ancora Farinata degli Uberti, frattanto divenuto capitano di corvetta)[1][2][4]. Nel 1916 fu dislocato a Taranto, andando a formare un gruppo autonomo con il gemello Otaria[1][2]. Nel maggio 1916 – comandante dell'unità era il tenente di vascello Achille Gaspare Chinaglia – fu dislocato a Valona[2][1]. Disarmato a Taranto nell'agosto 1916 ed assegnato al Gruppo dei sommergibili disarmati, rimase nel porto pugliese sino al 1921, quando fu ceduto al Lloyd marittimo Rumeno[2][1]. Nel corso della guerra il Glauco aveva svolto 65 missioni (prevalentemente difensive nelle acque di Bari, Barletta e Valona) per totali 296 ore di navigazione in superficie e 252 in immersione[1][2]. MottoIl nome Glauco sarebbe stato ereditato da un battello varato nel 1935 che prese parte al secondo conflitto mondiale. I due sommergibili avevano lo stesso motto, Gloria audaciae comes ("La gloria è compagna dell'audacia"), che nella Marina Militare verrà assegnato anche al cacciatorpediniere lanciamissili Audace (D 551). NoteBibliografia
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