Giuseppe Vigoni
Giuseppe Vigoni, detto Pippo, (Sesto San Giovanni, 9 luglio 1846 – Milano, 15 febbraio 1914) è stato un esploratore, geografo e politico italiano, noto principalmente per le sue esplorazioni in Africa e per essere stato Sindaco di Milano. BiografiaNasce quartogenito dei cinque figli del nobile milanese Ignazio Vigoni e Luigia Vitali, già moglie senza figli di Giulio Mylius, unico figlio del ricchissimo industriale serico, banchiere e filantropo Enrico Mylius, prematuramente morto trentenne nel 1830[1]. È fratello minore del politico Giulio Vigoni[2]. Dopo essersi laureato in Ingegneria presso l’Università di Bologna, si dedica all'attività di esploratore e diviene esperto di questioni coloniali. Compie numerosi viaggi in Asia ed America ma riserva il suo maggiore interesse all'Africa. Si unisce a diverse esplorazioni, la più importante delle quali in Abissinia, da Massaua al Lago Tana[3][2], di cui pubblicherà un resoconto nel 1881 col titolo Abissinia. Giornale di un viaggio. Presidente della Società d'Esplorazione Commerciale in Africa di Milano, ricopre ruoli politici di primo piano: dopo essere stato consigliere e assessore all’edilizia, nel settembre 1892 diviene sindaco di Milano, carica da cui si dimetterà due anni dopo ma che riassumerà dal 1895 al 1899. Nel 1900 è nominato senatore del regno[2]. Dei suoi viaggi raccoglie numerosi appunti e una collezione di cimeli, purtroppo in gran parte distrutti durante la seconda guerra mondiale[2]. Sposa nel 1904 Catulla Mylius (1875-1973), discendente da Johann Jacob Mylius, fratello maggiore e socio dell'imprenditore serico Enrico Mylius. Le famiglie Mylius e Vigoni erano già proprietarie di Villa Mylius, poi Villa Vigoni, a Loveno, frazione di Menaggio, sopra il Lago di Como. Pippo Vigoni e la moglie, così come il figlio unico Ignazio (1905-1983), rimasto senza eredi, riposano nel cimitero locale[4][5][1][6]. OnorificenzeNote
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