Giuseppe Sacchi (pedagogista)Giuseppe Sacchi (Milano, 22 agosto 1804 – Milano, 4 marzo 1891) è stato un educatore, pedagogista e giurista italiano. BiografiaDopo avere completato gli studi classici a Milano, Sacchi si dedicò alle scienze giuridiche laureandosi a Pavia nel 1831; qui ebbe come maestro Gian Domenico Romagnosi (1761-1835) di cui divenne amico e in parte continuatore. Del Romagnosi prese a modello il metodo sperimentale che poi utilizzerà nei propri studi e nella creazione di svariate istituzioni alle quali si dedicò nel corso della sua vita.[1] Fu particolarmente attivo nelle attività di beneficenza e nella fondazione di asili per l'infanzia: a Milano, dovuti in gran parte alla sua opera, se ne apersero cinque di indirizzo aportiano fra il 1836 ed il 1838: il primo fra questi fu fondato nel 1836 in seguito alla costituzione nel 1835 di un comitato presieduto dal Romagnosi e di cui il Sacchi faceva parte; di fianco a quegli asili furono creati conservatori per la puerizia, specie di scuole elementari nelle quali si continuava l'istruzione ricevuta negli asili.[2] Nel 1845, giovandosi degli studi di legge, fondava insieme all'abate Giovanni Spagliardi il Pio istituto del patronato dei carcerati e dei liberati dal carcere di via Quadronno (poi confluito nella Opera Pia dei Riformatori per giovani della provincia di Milano (1869); nel 1850, insieme a Laura Solera Mantegazza creava l'istituto dei lattanti e slattati (poi Pio Istituto di Maternità). Nel 1852 assumeva la direzione degli Annali universali di statistica, pubblicazione dove si trattava di questioni pedagogiche e sociali.[2] Il Sacchi operò nei campi giuridico, economico e sociale pubblicando studi sull'ordinamento dei nuovi istituti di correzione per la gioventù, sulla condizione delle donne operaie, sul congresso di Bruxelles per il progresso delle scienze sociali;[3] assisté gli ex carcerati e i bambini malati di rachitismo formando insieme al livornese Gaetano Pini nel 1873 il Pio Istituto dei Rachitici di Milano, poi Istituto ortopedico Gaetano Pini e di cui divenne poi direttore. Educatore, dava molta importanza alla psicologia come metodo di insegnamento. Molte le opere scolastiche composte: Racconti e storia per la gioventù italiana (1857), Racconti biografici, Compendio dei doveri del popolo, Patria italiana per asili e scuole elementari. Particolarmente apprezzato fu Il primo ammaestramento dell'infanzia e della puerizia sui metodi della Scuola sperimentale italiana. Popolarissimi furono inoltre i suoi volumetti Le gioje della vita casalinga, La donna nella famiglia, Lo Statuto spiegato al popolo, I pregiudizi popolari sulla luna e sulle comete, I miracoli dell'alfabeto, Una gitarella autunnale da Milano a Roma, Le veglie di Teresa, Un Lombardo in Irlanda.[4] Morì a Milano nella sua abitazione di via Santa Agnese, 4 a causa di una polmonite che lo colse all'età di 86 anni.[5] Fu sepolto nel Cimitero Monumentale di Milano.[6] All'educatore il Comune di Milano ha intitolato la via Giuseppe Sacchi nei pressi di via Cusani. OpereFra i suoi scritti:
Note
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