Giuseppe Palumbo (fumettista)Giuseppe Palumbo (Matera, 24 luglio 1964) è un fumettista italiano. BiografiaFrequenta il liceo classico per poi laurearsi in Lettere antiche.[1] Nel 1984 pubblica Sul dorso di Atlante un albo che gli vale l'invito di Zio Feininger. Nel 1986 si presenta alla casa editrice Primo Carnera di Milano e pubblica su Tempi Supplementari, la storia a colori Tosca la mosca.[2] Sul numero 12 della stessa rivista, pubblicato a settembre del 1986, pubblica la prima avventura del suo personaggio più noto:[3] Ramarro.[2] Dal novembre dello stesso anno le storie del personaggio proseguono sulla rivista Frigidaire.[2] Collabora a Nuvola Bianca, Dolce Vita, Fuego e Mondo Mongo. Dal 1990 viene reclutato come docente alla Scuola del Fumetto di Milano, contemporaneamente lavora per alcune agenzie pubblicitarie. Nel 1990 partecipa alla fondazione della rivista Cyborg[4] su cui pubblica, tra l'altro, nuove storie di Ramarro su testi di Daniele Brolli.[5] Nel 1994 inizia a collaborare con la Sergio Bonelli Editore disegnando il personaggio di Martin Mystère[3] realizzando diverse storie pubblicate su albi fuori serie.[6] Nello stesso anno pubblica anche la breve storia L'ora dei lupi, da lui scritta e disegnata, che appare nel n. 115 della rivista Comic Art.[3] Nel 2001 ricostruisce, con la sceneggiatura di Alfredo Castelli, il numero uno di Diabolik, che viene pubblicato dalla Astorina, nel 2002, nel volume cartonato: Il re del Terrore: il remake.[3] Quest'opera segna l'inizio di una lunga collaborazione con il personaggio creato dalle sorelle Angela e Luciana Giussani.[3][6] Nel 2005 è il copertinista di Desdy Metus, l'Insonne.[3] Collabora anche alle riviste Frigidaire, Il Nuovo Male,[7] e Čapek magazine. Nel 2024, su testi di Jacopo Rauch realizza il quarantesimo speciale del personaggio Tex della Sergio Bonelli Editore, dal titolo Sierrita Mountains.[8] Nel corso degli anni collabora con numerose case editrici tra cui Edizioni BD, Comma 22, Mondadori, Feltrinelli, Kōdansha e Rizzoli.[9] Ha collaborato con diversi giornali tra cui: L’Unità, Il Manifesto, Il Sole24Ore e Slowfood Magazine.[9] Ha pubblicato in Francia, Giappone, Grecia, Spagna, Danimarca e Sri Lanka.[9] Vive a Bologna, dove ha il suo studio Inventario.[3] Opere
Premi
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