Giuseppe Ceccato
Giuseppe Ceccato (Vicenza, 18 settembre 1950) è un politico italiano. BiografiaNegli anni ottanta aderisce alla Liga Veneta, ancor prima della fondazione della Lega Nord. Dal 1990 è consigliere comunale a Montecchio Maggiore. Con la Lega fu eletto al Senato della Repubblica nel 1994 e 1996 nel collegio uninominale di Schio, rispettivamente col 45,9 e il 43,2% dei voti. Dopo la scissione della Liga Veneta Repubblica nel 1998, fu eletto presidente nazionale della Liga Veneta.[1] Nel 1999 uscì però dalla Lega in concomitanza con l'espulsione di Domenico Comino e Vito Gnutti, lanciando un movimento chiamato Veneto Futuro, aderente all'ApE,[2] e che per le elezioni regionali del 2000 si unì con la Liga Veneta Repubblica, per dar vita ai Veneti d'Europa, che ottenne il 2,4% su base regionale. Nel 2001, come gli altri parlamentari dell'ApE, aderì al progetto di Democrazia Europea, con la quale ebbe il 6,3% nel collegio di Arzignano della Camera dei deputati, mancando l'elezione anche nella quota proporzionale. Nel 2002, quando Democrazia Europea si unì al CCD e al CDU nell'UDC, divenne un dirigente del nuovo partito nella Provincia di Vicenza.[3] Prese poi parte alla scissione dei Popolari Liberali.[4] Dal 1995 al 2004 Ceccato fu sindaco di Montecchio Maggiore[5], in entrambe le occasioni eletto al ballottaggio. Nel 2009, dopo aver cercato invano la candidatura ufficiale per il centrodestra, si presentò per una lista civica, ottenendo il 7,5% e diventando consigliere comunale di opposizione, rimase in carica fino al 2014[6]. Note
Collegamenti esterni
|
Portal di Ensiklopedia Dunia