Giuseppe Catani ChitiGiuseppe Catani Chiti (Prato, 2 agosto 1866 – Firenze, 25 febbraio 1945) è stato un pittore e scultore italiano, considerato anche uno dei falsari di eccezionale maestria del Novecento. BiografiaStudiò all'Istituto di Belle Arti di Siena, discepolo di Alessandro Franchi e di Luigi Mussini[1] ma c'è chi afferma che, oltre al Franchi, fosse stato allievo di Gaetano Marinelli[2]. Trattò esclusivamente l'arte sacra e fu tra i principali artisti a rappresentare in Italia la corrente dei Preraffaelliti, inserendosi nel filone del Purismo, con attenzione alle novità luministiche e decorative del Liberty[3]. Nel 1885 vinse il concorso triennale con I funerali di Santo Stefano. Si dedicò alla pittura di soggetto devozionale secondo stilemi neogotici, spesso risaltata dai fondi oro. Nel 1896 eseguì il trittico con l’Immacolata Concezione fra i santi Giuseppe, Anna, Elisabetta e Paolo Apostolo per il battistero di San Giovanni a Siena e nel 1898 vinse il concorso nazionale di Torino con una Sacra Famiglia, premiata a Roma nel 1904[4]. Collaborò con i suoi maestri nella decorazione di edifici di culto (cappella del Seminario al Chiappeto a San Martino d'Albaro, Genova, 1901-1904). A Prato realizzo nel 1904 per la Chiesa di San Francesco la particolarissima pala con la Gloria di san Giuseppe e la pala con Santa Teresa d'Avila in adorazione[1][3]. Trasferitosi a Firenze, l'artista intensificò la produzione di dipinti "in stile" e con l’aiuto dei nove figli, in particolare di Alessandro[5], condusse un atelier attivo sia nel restauro sia nell'esecuzione di interventi decorativi. La sua abilità nel dipingere alla maniera dei primitivi fece sì che talvolta i suoi quadri fossero acquistati per autentici[6] come nel caso dell’Annunciazione (Nelson Gallery, a Kansas City, Missouri), già attribuita al Pesellino[2]. Ha lavorato molto all’estero[5], ricevendo molte commissioni importanti in Germania, Inghilterra, India, Messico e Stati Uniti[7]. A Roma, su richiesta di papa Benedetto XV, lavorò per la chiesa del Sacro Cuore del Suffragio. Si dedicò pure alla scultura, alle vetrate, alla miniatura. Partecipò due volte ad esposizioni nel 1898 a Torino e nel 1904 a Roma con la Sacra Famiglia e venne premiato in entrambe le esposizioni con la medaglia d’oro[8]. Note
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