Giulio Porro Lambertenghi

Giulio Porro Lambertenghi

Giulio Porro Lambertenghi (Milano, 4 novembre 1811Fino Mornasco, 22 novembre 1885) è stato un patriota e storico italiano.

Biografia

Codex diplomaticus Langobardiae, 1873

Figlio di Luigi Porro Lambertenghi e Anna Maria Serbelloni, ebbe come precettore Silvio Pellico, amico del padre.[1]

Patriota, il 18 marzo 1848 fu arrestato dagli austriaci e successivamente rinchiuso per due mesi nella fortezza di Kufstein; tornato a Milano nel giugno 1848, fu esule in Svizzera dall'agosto dello stesso anno per il ritorno austriaco.[2]

Fu incaricato dal conte Giorgio Trivulzio di sistemare la Biblioteca Trivulziana,[1][2] di cui pubblicò nel 1884 il catalogo dei manoscritti.[3]

Pubblicò diverse edizioni di manoscritti di storia lombarda[4] e collaborò agli Historiae Patriae Monumenta, in particolare per il Codex Diplomaticus Langobardiae (1873) e per l'edizione del Liber Consuetudinum Mediolani (1876).

Dal 1874 fu vice presidente della Società Storica Lombarda e ne fu presidente dal dicembre 1877 fino alla morte.[2]

Opere

(parziale)

Curatele

Note

  1. ^ a b Giulio Porro Lambertenghi, su Le lettere di Theodor Mommsen agli italiani. URL consultato il 10 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2016).
  2. ^ a b c Commemorazione di Giulio Porro Lambertenghi, su Emeroteca Digitale. Biblioteca Nazionale Braidense. URL consultato il 28 dicembre 2016.
  3. ^ G. Porro Lambertenghi (a cura di), Trivulziana. Catalogo dei Cod. Manoscritti, Torino, 1884.
  4. ^ Ad esempio il testo di G. Porro Lambertenghi (a cura di), Statuti delle strade ed acque del contado di Milano, in Miscellanea di Storia Italiana, vol. 7, 1869, pp. 307-437.

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