Giuliano FiorentinoGiuliano Fiorentino, o Juliá lo Florentí (Poggibonsi, ca. 1395 – ca. 1435), è stato uno scultore italiano. BiografiaDi origine toscana, si formò alla scuola di Ghiberti, e la maggior parte degli storici dell'arte lo identifica con Giuliano di Giovanni da Poggibonsi, soprannominato "il facchino", aiutante del Ghiberti dal 1407 per i lavori e le opere della porta nord del battistero di Firenze, [1] e che, tra il 1410 e il 1412, realizzò una statua per la facciata del duomo di Firenze, oltre a ricevere nel 1422 altre richieste di lavori, non portati a termine.[2] Inoltre vi fu anche un altro Giuliano Fiorentino il quale, secondo lo storico dell'arte Giorgio Vasari, avrebbe lavorato a Padova tra il 1520 e il 1529.[2] Giuliano fu molto nel capoluogo toscano, sebbene l’Incoronazione della Vergine in terracotta sul portale anteriore della chiesa di San Egidio, da alcuni riferita a lui[1], viene oggi considerata opera di Dello Delli[3]. Nel triennio che va dal 1410 al 1412 produsse, su commissione dell'Opera del duomo, una statua raffigurante un profeta biblico per la facciata del duomo di Firenze.[1] Però la notorietà di Giuliano è legata soprattutto al suo soggiorno in Spagna, a Valencia, dove è documentata la sua presenza per quasi un decennio, a partire dal 1418. Proprio sulla penisola iberica Giuliano compì il suo lavoro più significativo: dodici bassorilievi di alabastro, ispirati da vicende tratte dalla Bibbia, collocati sul portale del capitolo della cattedrale di Valencia.[2] Dal punto di vista artistico, Giuliano si può collocare in quella corrente di scultori del centro Italia operanti in un periodo intermedio fra il naturalismo gotico e il Rinascimento, il cui rappresentante più apprezzato fu Jacopo della Quercia.[2][4] Note
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