Girolamo Francesco nacque a Venezia nel 1713, figlio del nobile veneziano Alessandro Zanetti e di Antonia Limonti, fratello minore di Antonio Maria, erudito e bibliotecario della Biblioteca Marciana, e cugino dell'intagliatore Anton Maria Zanetti.[2] Acquisì molto giovane, anche grazie al fratello, un'ottima conoscenza delle lingue antiche e si occupò anche di archeologia e numismatica. Fu amico di Gasparo Gozzi e di Angelo Calogerà, col quale pubblicò Memorie per servire all'istoria letteraria.[2]
Della berretta ducale volgarmente chiamata corno che portasi da' Serenissimi dogi di Venezia, 1779.
Note
^Lessing ipotizzò che fosse bibliotecario alla Biblioteca Marciana, ma si trattava di suo fratello Antonio Maria Zanetti (1706–1778); Wilfried Barner (a cura di), Gotthold Ephraim Lessing. Werke und Briefe in zwölf Bänden, vol. 10, Deutscher Klassiker Verlag, Berlino 2001, p. 1286.
^Girolamo Francesco Zanetti, Dell'origine e della antichita della moneta viniziana ragionamento, Venezia 1750.
^Il titolo dell'opera non è chiaro. Così la cronaca fu chiamata Chronicon Altinate, Chronicon Venetum oppure Istoria Veneticorum, ma anche Chronica Veneta. fino a quando la paternità di Johannes Diaconus non fu ampiamente riconosciuta come Sagornina. La situazione con i manoscritti sottostanti è altrettanto problematica.