Giraffa camelopardalis tippelskirchi
La giraffa masai (Giraffa camelopardalis tippelskirchi), nota anche come giraffa del Kilimangiaro, è la più grande sottospecie appartenente alla specie della giraffa settentrionale (Giraffa camelopardalis). Precedentemente considerata una sottospecie di Giraffa camelopardalis, nel 2016 venne classificata come una specie a sé stante.[2] Tuttavia, studi tassonomici del 2020, supportati dall'IUCN, supportano l'idea che esista una singola specie di giraffa (G. camelopardalis) che contiene nove sottospecie.[3][4] La giraffa masai presenta sul suo corpo delle macchie dal margine seghettato. Originariamente questa giraffa era diffusa in tutta l'Africa, ma oggi, a causa della distruzione dell'habitat e della deforestazione, vive solamente in Kenya e Tanzania. Nella giraffa non vi è una vera e propria stagione degli amori. Le femmine diventano in grado di riprodursi a 4 anni. Inoltre, partoriscono stando in piedi. Tra il 50 ed il 75% dei piccoli, però, muore nei primi mesi di vita a causa dei predatori, come iene o leoni. Perfino dopo che il suo piccolo è stato ucciso, la madre tenta ancora di colpire i predatori con i suoi zoccoli affilati, con esiti spesso letali: un calcio della giraffa masai è potente abbastanza da frantumare il cranio di un leone o spezzare la sua spina dorsale. Nel collo di una giraffa masai vi sono 7 vertebre. Sulla coda è presente un breve ciuffo di peli. La femmina ha una folta criniera sulla testa, non presente nel maschio. Entrambe, però, hanno sulla fronte da 2 a 5 corna, ognuna delle quali è formata da un osso ricoperto da un sottile strato di pelle. Le macchie di un maschio dominante tendono inoltre ad essere di colore più scuro rispetto a quelle degli altri componenti della mandria. I maschi adulti raggiungono solitamente un'altezza di circa 5,5 m - il più alto esemplare conosciuto misurava 5,87 m di altezza e pesava circa 2.000 kg -, mentre le femmine tendono ad essere un po' più piccole, essendo alte generalmente meno di 5 metri. Sia le zampe che il collo sono lunghi approssimativamente 2 m ed il cuore, del peso di circa 12 kg, raggiunge le dimensioni di un pallone da basket. Le giraffe Masai sono considerate a rischio di estinzione dalla IUCN e la popolazione è diminuita del 52% negli ultimi decenni a causa del bracconaggio e della perdita di habitat. La popolazione allo stato selvatico è stimata a 32.550 esemplari.[5] Oltre 100 giraffe Masai vivono sotto la tutela dell’uomo negli zoo accreditati AZA negli Stati Uniti. In diversi zoo, le giraffe Masai sono rimaste incinte e hanno partorito con successo. Note
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