Giovanni Mosca (politico)
Giovanni Mosca (Casalpusterlengo, 12 luglio 1927 – Milano, 8 dicembre 2000) è stato un politico e sindacalista italiano. BiografiaDa giovane lavorò come operaio e negli anni Cinquanta iniziò la sua attività di rappresentante dei lavoratori nel sindacato dei braccianti[1] e nella FIOM[2]. Dal 1960 al 1964 fu segretario comunale del Partito Socialista Italiano a Milano, dove in questa veste battezzò la nascita della prima giunta di centro-sinistra in Italia, guidata da Gino Cassinis.[3]; successivamente fu segretario generale aggiunto della CGIL nazionale.[1] Eletto per la prima volta deputato dopo le elezioni politiche del 1963, rimase alla Camera per quattro legislature.[1] Molto vicino a Francesco De Martino, nel 1972 divenne vicesegretario nazionale del PSI: al termine delle elezioni del 1976, che segnarono una forte battuta d'arresto per i socialisti, si dimise dall'incarico.[4]. Con l'avvento di Bettino Craxi, preferì ritirarsi dalla politica attiva[1][2] Morì a Milano la notte dell'8 dicembre 2000.[5] Iniziative parlamentariFu promotore della legge 11 giugno 1974, n. 252 (detta legge Mosca) che conteneva norme per la regolarizzazione della posizione assicurativa dei dipendenti dei partiti politici, delle organizzazioni sindacali e delle associazioni di tutela e rappresentanza della cooperazione[6] prende il nome dal fatto che egli ne era il primo firmatario[7], anche se le sue successive estensioni temporali[8] ebbero luogo quando non era più parlamentare.[9] Note
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