Giovanni Magrassi
Eliseo Giovanni Magrassi (Livorno, 4 marzo 1891 – Grosseto, 24 luglio 1969) è stato un politico e avvocato italiano, deputato all'Assemblea Costituente. BiografiaFiglio di Domenico e Delphina, nel 1913 si laureò in giurisprudenza presso l'Università di Pisa, dove aderì in giovane età al Partito Repubblicano Italiano.[1] Eletto al consiglio comunale di Pisa, fu assessore alla pubblica istruzione.[1] In quegli anni divenne massone entrando nel Grande Oriente d'Italia.[2] Il 6 agosto 1914 fu tra i promotori di una manifestazione tenutasi a Livorno contro la partecipazione dell'Italia alla prima guerra mondiale.[3] Si trasferì nel 1921 a Grosseto, dove esercitò la professione di avvocato.[2] Al termine della seconda guerra mondiale si riavvicinò alla politica attiva che aveva abbandonato nel ventennio fascista, entrando nel direttivo del Comitato di Liberazione Nazionale di Grosseto e venendo incaricato del ruolo di presidente della provincia, carica che mantenne fino al 1947.[2] Nel 1946 fu eletto nelle liste del Partito Repubblicano Italiano all'Assemblea Costituente. Alle successive elezioni politiche del 1948 si candidò al Senato nel collegio di Grosseto: ottenne 16 888 voti, pari al 15,33%, e non risultò eletto.[4] Fu per molti anni presidente dell'Ordine degli avvocati della provincia di Grosseto.[1] Tra i numerosi processi che lo videro avvocato si ricorda quello legato all'eccidio nazifascista di Niccioleta.[1] Ricoverato negli ultimi anni in una clinica per motivi di salute, morì il 24 luglio 1969.[1] La camera ardente fu allestita presso la sua villa-studio in strada Vinzaglio e la salma fu poi tumulata a Pisa.[5] Note
Collegamenti esterni
|
Portal di Ensiklopedia Dunia