Giovan Battista FalconeGiovanni Battista Falcone (Acri, 23 ottobre 1834[1] – Sanza, 2 luglio 1857) è stato un patriota italiano, protagonista della Spedizione di Sapri. BiografiaFiglio di Angiolo e di Mariantonia Giannone, erede per parte di entrambi i genitori di due delle più facoltose e altolocate famiglie di Acri (Cosenza). La famiglia Falcone, in particolare, aveva ereditato parte del patrimonio calabrese della casata dei principi Sanseverino di Bisignano. La vita del giovane Giovanni Battista è fortemente legata agli ideali murattiani, che animavano i salotti e i circoli culturali meridionali fra il 1850 e il 1860. I suoi ideali patriottici iniziarono fin da giovanissimo, nella scuola ginnasiale. Scriveva infatti Vincenzo Padula: «quando Ferdinando II di Borbone voleva indicare una "testa calda", una persona cioè amante della libertà civile e dell'indipendenza della Patria, soleva dire "testa calabrese", così come, parlando del collegio[2] di S. Adriano in San Demetrio Corone, lo definiva "fucina di diavoli"». E in questa fucina si formò il giovane Falcone, mandato nel vicino collegio a studiare, come si addiceva ad un rampollo di una famiglia di rango. "Purtroppo i suoi ideali non potevano essere tollerati e quindi il figlio (ribelle), che si voleva condurre alla vita e alla carriera ecclesiastica, fu trasferito d'urgenza nel collegio diocesano di Bisignano, ove completò gli studi prima di recarsi Napoli. Lì raggiunse il fratello Francesco, già studente di giurisprudenza, presso i fratelli Francesco e Vincenzo Sprovieri, dove incontrò i vecchi amici quali: Domenico Mauro, Agesilao Milano, Francesco Tocci, Attanasio Dramis, già intenti a preparare l'attentato contro Ferdinando II di Borbone. Fu amico di Agesilao Milano, patriota di San Benedetto Ullano, impiccato per alto tradimento, per cospirazione anti-borbonica, il 13 dicembre 1856, di Demetrio Baffa, di Domenico Damis e di Carlo Pisacane, ideatore insieme a Giovanni Battista e Giovanni Nicotera dello sbarco fallimentare sull'isola di Ponza nel 1857 (la cosiddetta Spedizione di Sapri), tutti di fede repubblicana e seguaci delle idee di Mazzini. Note
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