Gioacchino PasqualiniGioacchino Pasqualini (Ascoli Piceno, 3 agosto 1902 – Ascoli Piceno, 19 marzo 1985) è stato un violinista italiano. BiografiaGioacchino Pasqualini fu violinista, violista, didatta, liutologo, esperto di acustica e collezionista di strumenti musicali. Iniziò lo studio del violino con Francesco Attilio Palermi ad Ascoli Piceno, frequentando contemporaneamente la Scuola Tecnica. Trasferitosi a Roma per frequentare il corso universitario di fisica, continuò gli studi violinistici all’Accademia di Santa Cecilia con Gioacchino Micheli di Offida. Si diplomò nel 1924. Nello stesso 1924 fu sostituto privato di Micheli. Dal 1925 entrò a far parte dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia. Dal 1930 al 1933 sostituì Micheli anche presso il Conservatorio, mentre dal 1934 gli fu conferito l’incarico ministeriale per una classe aggiunta di violino. Nel 1935 conseguì il diploma di viola. Nel 1937, durante le celebrazioni del bicentenario della morte di Antonio Stradivari, fu relatore al Congresso Internazionale dei Liutai a Cremona, discutendo le Teorie, esperienze antiche e moderne sui violini. Dati e misure per la migliore messa a punto e registrazione acustica degli strumenti ad arco. Nel 1938 conseguì la laurea in Fisica presso l’Università degli Studi di Roma, sostenendo una tesi sperimentale in Acustica Musicale[1] nella quale espose Le principali proprietà del corpo di risonanza degli strumenti ad arco rivelate con metodi elettroacustici. In conseguenza ai suoi studi, sempre nel 1938, gli fu assegnata una Borsa di studio dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.) presso l’Istituto Nazionale di Elettroacustica “O. M. Corbino” (Roma). Nel 1939 fu incaricato dal Ministero della Pubblica Istruzione di riferire sul funzionamento della Scuola Internazionale di Liuteria a Cremona (fondata nel 1938) e di formulare delle proposte per un suo riordinamento. Fu anche allievo del liutaio romano Rodolfo Fredi e divenne esperto liutologo, dando alle stampe negli anni successivi numerose pubblicazioni. Nel 1940,[2] fu nominato Esperto di Acustica Musicale; nello stesso anno divenne Consulente per l’Acustica Musicale, la Liuteria e gli strumenti musicali presso l’“Istituto Nazionale per l’esame delle invenzioni”[3]. Dal 1942 fu insegnante di Acustica Musicale all’Accademia di Santa Cecilia. Pasqualini nel DopoguerraNel 1949 fondò e organizzò l'Associazione nazionale liuteria artistica italiana (ANLAI),[4] con il patrocinio dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia, per promuovere la tradizione dei concorsi nazionali di liuteria a Roma. Collaborò nel 1950-51 col musicologo e liutologo belga René Vannes, alla seconda edizione del Dictionnaire des Luthiers,[5] Come Presidente ANLAI, nel 1952 fece parte della commissione giudicatrice del primo Concorso Nazionale di Liuteria contemporanea. Il concorso fu attivo fino al 1956. A Milano nel 1953 fu relatore al primo Congresso Internazionale di Liuteria. In Olanda nel 1953 partecipò al Congresso Internazionale di Elettroacustica. Fu tra i promotori di un referendum internazionale sul Diapason, bandito dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. A Londra nel 1953 fece parte della delegazione italiana invitata alla riunione internazionale del Comitato di Acustica. In tale riunione si discusse la questione di fissare l’altezza del Diapason. Pasqualini fu uno dei protagonisti della ripresa dell’attività del museo degli strumenti musicali dell’Accademia di Santa Cecilia. Incaricato di riordinarlo nel 1960, ricostruì le vicende storiche e recuperò gli strumenti in deposito presso il Conservatorio fin da quando era Liceo musicale dell’Accademia e fece restaurare gli strumenti più degradati, in vista dell’esposizione della fine del 1962. Pasqualini collezionistaPasqualini per tutta la vita fu un esperto e collezionista di strumenti e accessori musicali; divise la sua collezione privata in due parti, antica e moderna; nel 1962 donò la sua collezione di strumenti antichi all’Accademia di Santa Cecilia e nel 1967 la collezione moderna al Comune di Ascoli Piceno. Proprio nel 1962 venne inaugurata la nuova esposizione del museo. Per la prima volta in questa sede fu mostrata al pubblico anche parte della collezione di strumenti musicali antichi, ponticelli ed archi che Pasqualini aveva appena donato all'Accademia di Santa Cecilia. Si trattava di circa cinquanta strumenti e diversi accessori di liuteria; la sezione di strumenti arcaici e antichi della collezione che il violinista aveva messo insieme negli anni grazie alla sua fervente attività in ambito musicale, didattico, scientifico e liutario. Nel 1967 donò al Comune di Ascoli Piceno la collezione di strumenti ad arco, a pizzico ed a plettro moderna (periodo 1800/1900).[6] ScrittiSelezione[7]
Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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