Giardino dei Ciucioi
Il giardino Bortolotti, meglio noto come giardino dei Ciucioi, è un giardino terrazzato ottocentesco situato a pochi passi dal centro storico del comune di Lavis, gestito dall'Ecomuseo Argentario. StoriaIl giardino fu ideato e realizzato per volontà dell'imprenditore Tommaso Bortolotti, stimato cittadino ed ex sindaco di Lavis. La costruzione del giardino durò circa 20 anni e fu condotta tra il 1840 e il 1860 a seguito di un investimento di oltre 60.000 fiorini dell'epoca.[1] Il giardino ospitava piante rare ed esotiche disposte in due serre vetrate tra cui palme, magnolie, limoni, aranci, nespole del Giappone, piante officinali ed aromatiche.[2] Durante la Grande guerra il giardino subì diversi danni e nel corso degli anni, nonostante alcuni interventi di manutenzione, il Giardino perse l'antico splendore e si ridusse l'interesse per il monumento.[2] Nel 1999 il giardino è stato acquistato dal Comune di Lavis, che l'ha sottoposto a restauro negli anni seguenti, e dal 2019 è accessibile con visite guidate curate dall'Ecomuseo Argentario[3]. Descrizione«A chi viaggiando sulla ferrovia elettrica Trento-Malè o sulla strada ereriale per il Brennero, imbocca il ponte di Lavis, si presenta una fantastica scena di mura merlate, di balconi pensili, di serre e di terrazze che ad onta delle ingiurie del tempo decorano l'ultima falda meridionale del colle detto Il Paion, con una varietà appariscente di linee e di colori.» Il giardino dei Ciucioi è un esempio di architettura romantica che integra elementi eclettici e pittoreschi ottocenteschi. Si sviluppa in un percorso a rampa elicoidale, alla cui sommità si trova la casa del giardiniere, in cui si susseguono terrazzamenti e curiose strutture: la facciata di una chiesa neogotica; un castello con porticato; un criptoportico; una loggia rinascimentale; guglie moresche.[4] Note
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