Gauche prolétarienne

Gauche prolétarienne
LeaderBenny Lévy
AbbreviazioneGP
Fondazione1968
Dissoluzione1973
IdeologiaMaoismo
Marxismo
Libertarismo

La Gauche prolétarienne ( GP ) (in italiano "Sinistra proletaria"[1]) è stato un partito politico francese di ispirazione maoista formatosi nel 1968 e autodissoltosi a fine 1973. Secondo Christophe Bourseiller[2], "la Gauche prolétarienne, fra tutte le organizzazioni maoiste, dopo il maggio 1968, è stata senza dubbio la più importante sia per numero di appartenenti che per influenza culturale" [3].

Storia

La Gauche prolétarienne fu fondata nell'ottobre 1968 da diversi membri della Union des jeunesses communistes marxistes-léninistes (UJC-ML), dopo il suo scioglimento avvenuto a giugno 1968 per decreto del presidente De Gaulle [4], tra questi vi erano: Olivier Rolin, Jean-Pierre Le Dantec, Jean-Claude Vernier, i fratelli Tony e Benny Lévy, Jean Schiavo, Maurice Brover e Jean-Claude Zancarini che formarono questo nuovo movimento.

A questo gruppo iniziale, nell'anno seguente si unirono gli ex leader dell'unione studentesca Alain Geismar e Serge July . [3] Julian Bourg, From Revolution to Ethics: May 1968 and Contemporary French Thought, McGill-Queen's Press - MQUP, 2007, pp. 51–60, ISBN 978-0-7735-8100-5.Bourg, Julian (2007). "Violence and the Gauche prolétarienne". From Revolution to Ethics: May 1968 and Contemporary French Thought. McGill-Queen's Press - MQUP. pp. 51–60. ISBN 978-0-7735-8100-5. Retrieved 26 January 2013 – via Google Books.</ref>

Tra le personalità che in quegli anni furono membri della Gauche prolétarienne sono annoverate: Serge July, Olivier Rolin, Frédéric H. Fajardie, Gérard Miller, Jean-Claude Milner, Marin Karmitz, André Glucksmann, Gilles Susong, Christian Jambet, Guy Lardreau, Daniel Rondeau, Olivier Roy, Judith Miller, Dominique Grange e Gilles Millet .

Dopo la sua dissoluzione alcuni suoi membri divennero prominenti esponenti della Nouvelle philosophie francese degli anni '70.

Altri elementi del gruppo contribuirono alla nascita del quotidiano francese Libération che nel tempo si è trasformato, perdendo la sua origine maoista, e divenendo un quotidiano popolare di centro-sinistra. [5]

Gauche prolétarienne era anche indicata, dai suoi opositori, come "Mao-Spontex ", ovvero maoisti-spontaneisti usando l'ambiguità della parola spontex, che, oltre a suggerire la spontaneità come filosofia del movimento, era come Spontex il nome di un marchio di spugne per la pulizia e in questo senso venne utilizzato come dispregiativo per screditare l'approccio antiautoritario della Gauche prolétarienne alla rivoluzione socialista . [6]


Note

  1. ^ Da non confondere con l'organizzazione italiana Sinistra Proletaria
  2. ^ Saggista scrittore sui movimenti estremisti e di controcultura di fine secolo XX
  3. ^ a b Julian Bourg, From Revolution to Ethics: May 1968 and Contemporary French Thought, McGill-Queen's Press - MQUP, 2007, pp. 51–60, ISBN 978-0-7735-8100-5.
  4. ^ Décret du 12 juin 1968 sur Légifrance
  5. ^ https://www.theguardian.com/commentisfree/2013/nov/26/maoist-slavery-sect-far-left.
  6. ^ Julian Bourg, From Revolution to Ethics, Second Edition: May 1968 and Contemporary French Thought, MQUP, 2017, p. 86, ISBN 978-0-7735-5247-0.
    «It did not take long for the GP-ists to become known as 'Mao-spontex,' or Maoist-spontaneists. The name was originally an insult—Spontex was the brand name of a cleaning sponge—intended to belittle the group's embrace of antiauthoritarianism as an element of revolutionary contestation. The marxisant tradition had long criticized spontaneism as an anarchistic error.»

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN123457183 · LCCN (ENno2006021412 · BNF (FRcb14550568m (data)

 

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