García viene citato, assieme ai genitori ed ai fratelli, nel documento n° XCIV della appendice II delle Antiguedades de España[2].
García viene citato, assieme ai genitori ed ai fratelli, nel documento n°XCVI della Apéndice del Tomo II de la Historia de la Santa A. M. Iglesia de Santiago de Compostela, datato marzo 1065[14].
Suo padre, Ferdinando I morì nel dicembre 1065, come riportano sia gli Annales Complutenses (Anales castellanos segundos)[15][16], che gli Annales Compostellani[17], ed il Chronicon Burgense (Obiit Fernandus Rex in die S. Eugeniæ) e che fu tumulato a León, come riporta il Chronicon Lusitano[18], nel Pantheon reale (mausoleo) della collegiata di San Isidoro a León.
Dopo la morte, nel 1065, del padre, la madre si ritirò dal potere dividendo, secondo la volontà paterna il regno di León e Castiglia tra i tre figli maschi:
Il regno di Galizia includeva la contea del Portogallo (il nord dell'attuale Portogallo con annessa l'importante città di Coimbra) ed aveva inoltre come tributari le Taifa di Siviglia e Badajoz.
Secondo Nuno Mendes (?-1071): o último conde de PortucaleNuno II Mendes aveva ricevuto il titolo di conte di Portucale dal padre di García I, Fernando I, nel 1059[20].
Secondo Bernard F. Reilly, nel suo The Kingdom of León-Castilla under King Alfonso VI i rapporti tra García I e Nuno II Mendes, non furono sempre buoni[21], ma ancora secondo Nuno Mendes (?-1071): o último conde de Portucale Nuno ebbe la conferma del titolo di conte di Portucale da García I, nel 1070[20].
Dopo la morte della madre, Sancha, nel 1067, erano iniziati i conflitti tra i tre fratelli. Dopo che era terminata (1068) la guerra dei tre Sanchi, sostenuta da suo fratello Sancho II di Castiglia contro il re di Pamplona, Sancho IV e il re d'Aragona, Sancho I, i fratelli di Garcia, Sancho II e Alfonso VI si accordarono per combatterlo, invadendo il suo regno da nord[19].
Garcia, nel 1069, si ritirò a sud nella contea del Portogallo[22] e dato che la Galizia era nelle mani dei suoi fratelli, iniziò a farsi chiamare re del Portogallo. Nel 1071, Nuno fu a capo della sollevazione contro Garcia I, che, come riporta Bernard F. Reilly, nella battaglia di Pedroso, località vicino a Braga, riportò una chiara vittoria, disperdendo i rivoltosi e uccidendo Nuno[23].
Nello stesso anno García I fu definitivamente sconfitto dai fratelli che lo catturarono, obbligandolo all'abdicazione e all'esilio presso la corte di un suo tributario, l'emiro di Siviglia al-Mutamid[24].
Alla morte di Sancho II, nel 1072, Garcia I recuperò il suo regno[24], ma il fratello Alfonso VI che si era già impadronito del regno di Castiglia, all'inizio del 1073, con la complicità della sorella, Urraca, lo invitò ad un incontro presso di sé e, il 14 febbraio di quello stesso anno lo fece prigioniero[24] e lo fece rinchiudere nel castello di Luna, nel nord del regno di León dove fu tenuto confinato per diciassette anni e dove si ammalò nel 1090[24].
Alfonso VI, pentito, ordinò di liberarlo e condurlo a Leon, ma morì il 22 marzo del 1090, durante il trasferimento[24].
H. R. DOMINUS GARCIA REX PORTUGALLIAE ET GALLECIAE. FILIUS REGIS MAGNI FERDINANDI. HIC INGENIO CAPTUS A FRATRE SUO IN VINCULIS. OBIIT ERAMCXXVIII XIº KAL. APRIL.
Discendenza
Di Garcia non si conoscono mogli, ma, durante la prigionia, ebbe un'amante di cui non si conosce il nome, che molto probabilmente gli diede un figlio[28]:
Fernando Garces conosciuto come Fernando Garcia de Castro (dopo il 1073-1134).
^La Chronica latina regum Castellae è la storia, scritta in latino, durante il regno di Ferdinando III di Castiglia (1199-1252), verso la metà del secolo XIII (dal vescovo di Osma e poi anche di Burgos, Juan de Soria, cancelliere di Ferdinando III dal 1217 al 1239) dei regnanti castigliani dal 970, morte del conte Fernan Gonzales, al 1236, conquista di Cordova.
^Il Liber chronicorum è la storia dei re di León, dall'inizio del regno di Bermudo II (982), sino alla morte di Alfonso VI (1109), scritta verso il 1120, dal vescovo e storico, Pelagio da Oviedo, detto il favolista, per le molte invenzioni.
^Gli Annales Complutense (Anales castellanos segundos) furono compilati in Castiglia a metà del XII secolo, e coprono un periodo che va dalla nascita di Gesù Cristo sino alla morte della regina, Urraca di León e Castiglia
^La Cronaca Burgense è composta da annali scritti, in latino, nel corso del XIII secolo e ritrovati, dopo secoli, nella cattedrale di Burgos (da cui il nome); furono compilati nella regione della Rioja e sono inerenti alla storia della Castiglia e della Navarra, dalla nascita di Gesù Cristo alla Battaglia di Las Navas de Tolosa, del 1212.