Ancora secondo la Chronica latina regum Castellae[1], nel 1010 circa, Munia sposò il re di Pamplona e conte d'Aragona, Sancho III il Grande[2], che, secondo lo storicobasco, Jean de Jaurgain, come riporta nel suo, La Vasconie, era figlio del re di PamplonaGarcía II Sánchez e di Jimena Fernández[9]; il matrimonio di Munia e Sancho III viene confermato anche dal capitolo n° XXXVI del libro XLVI della España sagrada. 46, De las santas iglesias de Lérida, Roda y Barbastro[10].
Il documento n° 79 del Cartulario de San Millán de la Cogolla del 24 giugno 1011 inerente una donazione al Monastero di San Millán de la Cogolla conferma che Munia era già moglie di Sancho III il Grande (Sancius rex una cum coniux mea Mumadonna regina)[11]
Nel 1017, il Conte di Ribagorza, Guglielmo, venne assassinato dagli abitanti della Val d'Aran[12], siccome Guglielmo non aveva discendenza la contea passò alla cugina Mayor, che già la governava in parte, assieme al marito, Raimondo III di Pallars Jussà; ma, dopo che Mayor era stata ripudiata dal marito, aveva designato come sua erede Munia, per cui Sancho III il Grande reclamò la contea per la moglie, innescando una disputa, che portò, nel 1018, all'occupazione e all'annessione al regno di Pamplona della contea di Ribagorza[13]; anche il Fragmentum historicum, Ex cartulario Alaonis, España Sagrada XLVI, tratado XXXVI, riporta questo avvenimento[14].
Anche la contea di Sobrarbe avrebbe dovuto appartenere a Mayor, ma era stata conquistata da al-Andalus; quindi approfittando delle difficoltà in cui si trovava il califfato, facendo valere i suoi diritti di successione, suo marito, Sancho III, riuscì ad impadronirsi di tutti i territori della contea tra il 1018 ed il 1025[15]
Suo padre, Sancho Garcés morì prematuramente, nel 1017, come riporta la Cronaca Burgense[16], probabilmente in battaglia, come riporta la Recherches sur l'histoire et la littérature de l'Espagne pendant le moyen age, tome premier[17].
Dopo la sua morte, la contea fu ereditata, assieme al titolo di conte, da suo fratello, García Sánchez, di circa sette anni, come riporta la Historia y ficción en la épica medieval castellana[18] e suo marito, Sancho III il Grande, fu nominato tutore del piccolo conte di Castiglia.
Nel 1022, secondo la Collecion diplomatica de la cathedral de Pamplona, Munia e Sancho III introdussero la regola di San Benedetto nel Monastero di Leire[19].
Nel 1024, secondo il Cartulario de Albelda, Munia e Sancho III fecero due donazioni:
Nel 1027, fu programmato il matrimonio tra il conte di Casiglia, Garcia, e Sancha, figlia del re del León, Alfonso V[22].
Nel 1029, però quando il conte di Castiglia, Garcia, si recò a León per il matrimonio, fu ucciso all'uscita dal palazzo reale di León, dove si era recato per conoscere la sua promessa sposa, l'infanta Sancha[22], e si sospettò che i mandanti fossero i figli dei nobili castigliani che, da tempo, erano stati esiliati con le famiglie in quella città[23]; gli Annales Complutense riportano questo omicidio nel 1026 (Obiit Comes Garsia)[24].
Allora Munia succedette al fratello come contessa di Castiglia[25] e governò la contea assieme al marito, Sancho III[22], sino al 1032, quando Munia si ritirò e Sancho fu coronato conte di Castiglia, a patto che, la Castiglia sarebbe ritornata ad essere indipendente dal regno di Navarra; nel documento n° 2891 del Recueil des chartes de l'abbaye de Cluny. Tome 4. Sancho si cita come re di Spagna (Sancius Hispaniarum rex) e Munia regina (Domna Major regina)[26].
Nel 1030 circa, secondo la Collecion diplomatica de la cathedral de Pamplona, Munia e Sancho III fecero una donazione al Monastero di Leire[27].
Suo marito, Sancho III, secondo il Chronicon Burgense, morì nel 1035[16], nella Bureba, dividendo il suo "impero" tra i quattro figli maschi che gli sopravvissero:
^abLa Chronica latina regum Castellae è la storia, scritta in latino, durante il regno di Ferdinando III di Castiglia (1199-1252), verso la metà del secolo XIII (dal vescovo di Osma e poi anche di Burgos, Juan de Soria, cancelliere di Ferdinando III dal 1217 al 1239) dei regnanti castigliani dal 970, morte del conte Fernan Gonzales, al 1236, conquista di Cordova.
^Il Roda Codex, compilato nel X secolo con qualche aggiunta dell'XI secolo, si occupa della storia e delle genealogie del periodo alto-medioevale della zona a cavallo dei Pirenei, quindi soprattutto regno di Navarra e Marca di Spagna.
^abcRafael Altamira, "Il califfato occidentale", in "Storia del mondo medievale", vol. II, 1999, pag. 498
^Le cronache posteriori ci riferiscono che i colpevoli di questo assassinio appartenevano alla famiglia Vela, cacciata dai propri domini da Fernán González, ma non esistono dati storici per suffragare questa tesi.
Rafael Altamira, Il califfato occidentale, in L’espansione islamica e la nascita dell’Europa feudale, collana «Storia del mondo medievale», II volume, 1999 [1979], pp. 477-515, SBNRAV0065639.