Una galassia anemica è una tipologia di galassie a spirale caratterizzate da un ridotto contrasto tra i suoi bracci di spirale e il disco.
Etimologia
Il termine è stato coniato nel 1976 dall'astronomo canadese Sidney van den Bergh per classificare le galassie che si trovano in uno stadio intermedio tra le galassie a spirale ricche di gas e dove è presente una intensa attività di formazione stellare, e le galassie lenticolari povere di gas e inattive.[1]
Caratteristiche
Le galassie anemiche mostrano un basso contrasto tra i bracci di spirale assieme a un ridotto contenuto e una bassa densità di idrogeno neutro, che è il materiale necessario per innescare la formazione stellare,[2][3] hanno un colore più rosso delle normali galassie a spirale, un minor numero di regioni di idrogeno ionizzato e di conseguenza una ridotta attività di formazione stellare.[3]
All'inizio si pensò che il contenuto di idrogeno molecolare fosse simile a quello delle normali galassie a spirale,[4] ma gli studi successivi hanno mostrato che una buona parte di esse è priva di idrogeno molecolare.[5]
Le galassie anemiche non vanno confuse con le galassie che appaiono di colore rosso a causa della bassa attività di formazione, ma che hanno un normale contenuto di gas neutro, come nel caso della Galassia di Andromeda.[6][7]
^ P. Chamaraux, C. Balkowski e E. Gerard, The H I deficiency of the Virgo cluster spirals, in Astronomy & Astrophysics, vol. 83, 1–2, 1980, pp. 38–51, Bibcode:1980A&A....83...38C.