Gaetano Saffioti«Credo che si possa e si debba cambiare, con tutto quello che ci può accadere. Si deve combattere in prima linea, in trincea a fianco di chi ne ha bisogno, e come non si abbandona un amico in difficoltà, così come non si deve abbandonare una terra e i suoi abitanti.» «Per vincere la paura, anche di ritorsioni, non serve avere il coraggio... ma prendere coscienza e avere consapevolezza di una paura più grande;quella di non aver fatto nulla per cambiare le cose e lasciare in eredità a chi verrà dopo di noi, questo mondo malato" [2]» Gaetano Saffioti (Palmi, 25 febbraio 1961) è un imprenditore italiano, testimone di giustizia. BiografiaNato e cresciuto a Palmi in una famiglia numerosa (quattro fratelli e due sorelle), Gaetano Saffioti comincia a lavorare giovanissimo (nell'impresa per la produzione d'olio d'oliva del padre, morto all'età di 50 anni per malattia); già in quei tempi comincia a scontrarsi con la 'ndrangheta. Tuttavia, la sua passione è il movimento terra, per questo nel 1981 dà vita alla sua impresa, a cui aggiunge nel 1992 l'impianto di calcestruzzo[3], vince diversi appalti pubblici e privati ma la 'ndrangheta reclama la sua parte di potere e ricchezza, e sottopone Saffioti alle richieste estorsive che sfociano in numerose minacce, intimidazioni, danneggiamenti — come l'incendio di un camion di sua proprietà appiccato dallo stesso autista sotto le minacce delle armi delle 'ndrine[4] e costrizioni, visto che non era libero di utilizzare la propria cava per la sabbia, ma doveva comprarla per forza dalle imprese mafiose. Con le sue dichiarazioni ha dato vita all'importante operazione di polizia Tallone d'Achille, che ha portato all'arresto e alla successiva condanna, per associazione di tipo mafioso ed estorsione, di 48 esponenti delle famiglie mafiose dei Bellocco, Mazzagatti, Romeo, Nasone, Piromalli e Gallico. Ha contribuito in modo determinante e significativo in altre operazioni della magistratura contro la 'ndrangheta: nel 2007 operazione Arca[6], nel 2010 operazione Cosa Mia[7], nel 2011 operazione Scacco Matto[8]. Nel settembre del 2014 è stato l'unico imprenditore ad accettare di abbattere la villa abusiva[9][10], costruita su area sottoposta a vincolo archeologico dai Pesce a Rosarno[11]. Dal 2002 vive sotto scorta nella località di origine a Palmi. Filmografia
Note
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