Francesco Colonna di Sciarra, I principe di Carbognano
Francesco Colonna di Sciarra, I principe di Carbognano, noto anche come Francesco Colonna di Sciarra, II principe di Palestrina sino al 1630 (Roma, 1571[1][2] – Roma, 11 dicembre 1636), è stato un nobile italiano. BiografiaFrancesco nacque a Roma da Giulio Cesare Colonna e Artemisia Orsini di Pitigliano.[3] Suo padre Giulio Cesare,[4] creato nel 1571 principe sul feudo di Palestrina,[4] feudo storico della sua famiglia, alla sua morte nel 1580 lo lasciò erede di vasti possedimenti e di questo titolo. Cercò da subito di far fruttare operosamente sia i beni ricevuti in eredità, sia i fruttuosi legami della sua famiglia con la società aristocratica romana dell'epoca: nel 1580 vendette il feudo di Castelnuovo alla Camera Apostolica e nel 1601 si accordò con sua cugina Giulia Colonna, incamerando parte dei di lei feudi.[4] Nel 1627, decise di vendere alla potente famiglia dei Barberini i suoi feudi di Palestrina, Corcollo e Mezza Selva[4] con l'annesso titolo di principe, dal momento che papa Urbano VIII, avvezzo nepotista, era alla ricerca di un modo facile per nobilitare ed arricchire ulteriormente i suoi nipoti inseriti nella corte romana. Nel contempo, Francesco chiese di poter spostare il titolo principesco della sua famiglia sul feudo di Carbognano e ne ottenne il permesso il 15 gennaio 1630. Da quel momento in poi tutti i suoi discendenti primogeniti porteranno il titolo di principe di Carbognano, mentre per quattro generazioni il titolo di principe di Palestrina passerà ai Barberini, ritornando successivamente ancora una volta ai Colonna di Sciarra con l'estinzione della casata dei Barberini in quella dei Colonna. Nel 1610 il re di Spagna lo nominò cavaliere dell'Ordine del Toson d'oro.[4] Morì a Roma l'11 dicembre 1636.[4] Matrimonio e figliFrancesco sposò nel 1594 Ersilia Sforza di Valmontone (c. 1575 - 6 maggio 1633),[4] figlia di Federico, signore di Valmontone, e di sua moglie Beatrice Orsini dei duchi di San Gemini.[3] La coppia ebbe i seguenti eredi[2]:
OnorificenzeAlbero genealogico
Note
Collegamenti esterni
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