Francesco Antonio Carafa (Napoli , 1635 – Catania , 26 agosto 1692 ) è stato un arcivescovo cattolico italiano .
Biografia
Francesco Antonio Carafa nacque nel 1635 a Napoli , regione della Terra di Lavoro (oggi città metropolitana di Napoli ) ed arcidiocesi di Napoli , allora capitale del Regno di Napoli (oggi in Campania , Repubblica Italiana ); proveniva da una famiglia della nobiltà napoletana.
Avviato ben presto alla carriera ecclesiastica, entrò nei Chierici regolari teatini , istituto religioso del XVI secolo che ebbe tra i fondatori il suo antenato Gian Pietro Carafa, poi divenuto papa Paolo IV , e poi ricevette l'ordinazione sacerdotale .
Il 27 maggio 1675 papa Clemente X lo nominò, quarantenne, arcivescovo metropolita di Lanciano ; succedette ad Alfonso Álvarez Barba Ossorio , O.C.D. , trasferito alla sede metropolitana di Brindisi il 29 maggio 1673 . Ricevette la consacrazione episcopale il 3 giugno 1675 per imposizione delle mani dello zio cardinale Carlo Carafa della Spina , C.R. , vescovo emerito di Aversa ; sconosciuti rimangono i co-consacranti. Prese possesso dell'arcidiocesi durante una cerimonia successiva che si svolse presso la cattedrale della Madonna del Ponte a Lanciano ed in seguito ricevette il pallio , simbolo di comunione tra la Santa Sede ed il metropolita .
Iscrizione sulla tomba del vescovo
Il 24 novembre 1687 papa Innocenzo XI lo trasferì, cinquantaduenne, alla sede diocesana di Catania con dignità di arcivescovo, a titolo personale; succedette a Michelangelo Bonadies , O.F.M.Obs. , deceduto ottantaduenne il 27 agosto 1686 dopo ventun anni di governo pastorale. Prese possesso della diocesi durante una cerimonia successiva che si svolse presso la cattedrale di Sant'Agata a Catania .
Tomba di Francesco Carafa (Duomo di Catania )
Morì il 26 agosto 1692 a Catania , all'età di cinquantasette anni. Al termine dei solenni funerali, la salma venne tumulata nel transetto sinistro del duomo di Catania. Sull'epitaffio della sua tomba è riportato che il vescovo riuscì con le sue preghiere a salvare per due volte la città dalle ire del vulcano Etna e che se fosse rimasto in vita non si sarebbe verificato il terremoto del Val di Noto del 1693 .
Genealogia episcopale
La genealogia episcopale è:
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