François de Montmorency
François de Montmorency (Castello d'Écouen, 1530 – Castello d'Écouen, 6 maggio 1579) è stato un nobile e militare francese, membro del casato di Montmorency. Fu conte di Dammartin, barone di Châteaubriant e signore di L'Isle-Adam. Divenne gran maestro di Francia, maresciallo di Francia e fu pari di Francia. BiografiaInfanziaFrancesco era figlio primogenito del maresciallo di Francia e connestabile Anne de Montmorency (1492 – 1531) e di Maddalena di Savoia (1510 – 1586). Carriera militareFece la sua prima esperienza militare all'assedio di Lenz (Cantone dei Grigioni), nel 1551. Accompagnò il re alla frontiera con la Germania, assistette alla conquista di Damvillers e di Carignan (Ardenne), partecipò all'assedio di Metz nel 1552. Partecipò anche alla resistenza opposta dalla città di Thérouanne agli assalti delle truppe di Carlo V e vi fu fatto prigioniero il 30 maggio 1553. Al ritorno dalla cattività fu fatto cavaliere dell'ordine di San Michele e governatore di Parigi e dell'Île-de-France (1556). Fu poi inviato in Italia in soccorso di papa Paolo IV e riconquistò il porto di Ostia togliendolo agli spagnoli. Prese parte alla battaglia di San Quintino (10 agosto 1557), difese la Piccardia contro gli spagnoli ed assistette all'assedio di Calais nel 1558. Ambasciatore in InghilterraIl re di Francia Enrico II lo inviò come ambasciatore in Inghilterra presso la regina Elisabetta per ottenere l'impegno ad osservare la pace di Cateau-Cambrésis. Alla morte di Enrico II dovette cedere l'incarico di gran maestro di Francia, ereditato dal padre, ad Enrico di Guisa, ma il re gli conferì il titolo di maresciallo di Francia (1559) MatrimonioSuo malgrado dovette sposare Diana di Francia, figlia illegittima di Enrico II: egli aveva precedentemente organizzato un matrimonio segreto ma dopo aver subito i fulmini della collera paterna, si sottomise e sposò la principessa. Partecipò nel 1560 agli Stati generali tenutisi nella città di Orléans. Sopraggiunte le guerre di religione, egli vi prese parte come cattolico e partecipò alla battaglia di Dreux (19 dicembre 1562), alla conquista di Le Havre e il 10 novembre 1567 alla battaglia di Saint-Denis, nella quale morì suo padre. Duca di MontmorencyDivenuto Duca di Montmorency, cercò di fare del suo casato il rivale di quello dei Guisa e tale rivalità andò via via crescendo, avendo già avuto Francesco a che dire con il cardinale Carlo di Guisa nel 1565. Nel 1572 ebbe il gravoso compito di far rispettare a Parigi la pace di Saint-Germain. Nello stesso anno si recò in Inghilterra per il trattato di alleanza con la Francia ed in quella occasione ricevette dalla regina Elisabetta l'ordine della Giarrettiera. Al suo ritorno in Francia divenne sempre più impopolare per la sua incapacità a controllare i parigini ribelli, finché decise di lasciare il suo incarico di governatore della città. Egli lasciò Parigi qualche giorno prima della notte di san Bartolomeo, lasciando così campo libero ai Guisa ed ai massacratori[1]. Nel 1574 il re di Francia Carlo IX lo fece ritornare a corte ma l'astio contro di lui da parte di Enrico I di Guisa era così forte che egli fu costretto nuovamente ad allontanarsene. Non avendo più nulla da perdere partecipò alla congiura dei Malcontenti, il «terzo partito» di Francesco di Francia, duca d'Alençon, ma fu arrestato e segregato nella Bastiglia con il maresciallo Cossé-Brissac. Ultimi anni e morteLiberato nel 1575, il re riconobbe la sua innocenza con lettere patenti registrate in Parlamento. Morto nel Castello di Écouen, non ebbe eredi ed il ducato passò al fratello Enrico I di Montmorency. Fu inumato nella chiesa collegiale di Saint-Martin de Montmorency. Ascendenza
OnorificenzeStemma
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