Forza di liberazione del Khalistan
La Forza di liberazione del Khalistan o KLF (in pangiabi ਖ਼ਾਲਿਸਤਾਨ ਲਿਬਰੇਸ਼ਨ ਫ਼ੋਰਸ; in inglese Khalistan Liberation Force) è un gruppo paramilitare e parte del movimento Khalistan per creare una patria sikh denominata Khalistan tramite la lotta armata. La KLF sembra essere una libera associazione di gruppi sparsi dei dispersi Khalistani.[1] StoriaLa KLF Jathebandi (organizzazione) fu fondata da Aroor Singh e Sukhvinder Singh Babbar nel 1986.[2] Altri leader KLF che furono a capo del KLF dopo Aroor Singh furono Avtar Singh Brahma[3] (ucciso dalla polizia del Punjab il 21 maggio 1988)[2], Gurjant Singh Budhsinghwala (ucciso dalle Forze di sicurezza indiane il 30 luglio 1992)[4], Navroop Singh (ucciso in India il 4 agosto 1992)[5], Kuldip Singh Keepa Shekhupura e Navneet Singh Khadian (ucciso il 25 febbraio 1994)[2]. Dopo Navneet Singh Kadian KLF singhs il comando è passato al Dr. Pritam Singh Sekhon[6], la cui morte, avvenuta nel 1999, è un mistero ancora oggi. Harminder Singh è stato successivamente a capo di questa organizzazione sino al 2018.[7] Il KLF fu responsabile di molti attentati a bersagli civili in India durante gli anni ottanta e novanta, a volte in collaborazione con i separatisti del Kashmir.[8][9][10] KLF fu tra i gruppi Sikh che rivendicarono la responsabilità per il sequestro nel 1991 dell'uomo d'affari romeno Liviu Radu a New Delhi. Questa sembra essere una rappresaglia per l'arresto dei rumeni sospettati di essere membri del KLF nel tentato assassinio di Julio Ribeiro, 62 anni, l'ambasciatore indiano in Romania a Bucarest.[11] KLAKLA (Khalistan Liberation Army, "Esercito di liberazione del Khalistan")[12] è una sigla associata dai mezzi di informazione al KLF, anche se non è chiaro quale delle due formazioni sia una diramazione dell'altra[13]. Note
Bibliografia
Voci correlate |
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